Stipulato a Roma l’Accordo Economico Collettivo per la disciplina del rapporto di agenzia del settore industriale. Più trasparenza ed efficienza nel governo dell’ENASARCO con la riforma dello Statuto
FIARC Confesercenti, l’associazione degli agenti e rappresentanti di commercio, unitamente alle altre organizzazioni sindacali di categoria ha finalmente raggiunto – dopo nove anni di attesa – l’accordo con Confindustria e Confcooperative. Il contratto, siglato, mercoledì 30 luglio, entrerà in vigore l’1 settembre 2014, per rimanerci fino al 31 dicembre 2017. A livello nazionale regolerà e disciplinerà il rapporto contrattuale di oltre 150 mila agenti di commercio di aziende industriali. “E’ indubbiamente una notizia positiva per la categoria che sta attraversando un periodo non facile – spiega Nino Marcianò Presidente provinciale e regionale di FIARC-Confesercenti –in questi giorni infatti sono stati diffusi i dati che mostrano un preoccupante ridimensionamento numerico degli agenti di commercio, diretta conseguenza di una crisi economica che non molla la presa. La firma di questo accordo migliora le condizioni contrattuali della categoria medesima e rappresenta un boccata d’ossigeno. Abbiamo atteso quasi dieci anni, se guardiamo al fatto che il precedente era scaduto il 31 marzo 2005. un periodo in cui la trattativa si è fatta lunga ed estenuante con le nostre controparti ma alla fine siamo riusciti ad ottenere un risultato importante”. Questo accordo infatti è rivolto ad oltre 150.000 agenti dei quali più di un migliaio solo calabresi attivi nella promozione e nella vendita dei prodotti di industrie della ceramica, del settore meccanico, alimentare e biomedicale. “Le principali innovazioni introdotte dal nuovo contratto riguardano alcune limitazioni poste alle mandanti che riguardano le riduzioni unilaterali della zona, delle provvigioni e dei clienti. Più favorevoli risultano ora i conteggi per l’indennità ‘meritocratica’ di fine rapporto, nonché per il diritto stesso alle indennità di fine rapporto che ora spettano all’agente anche in caso di dimissioni conseguenti al raggiungimento delle pensioni sia di vecchiaia che quella anticipata INPS. Altri aspetti riguardano i tempi di rifiuto degli ordini da parte delle mandanti e l’addebito del campionario. Il rinnovo dell’accordo del settore industriale non è però l’unica notizia che interessa gli agenti di commercio. È infatti di pochi giorni fa anche quella diffusa dall’Enasarco e ripresa da un comunicato della FIARC nazionale riguardo la riforma dello statuto dell’Ente di previdenza della categoria. Le novità in questo caso, interessano le regole che determineranno un maggiore controllo da parte degli stessi iscritti (oltre 300.000 soggetti), nonché i provvedimenti che assicureranno una maggiore trasparenza e una maggiore efficienza nel governo dell’Enasarco.
Nino Marcianò