Ci sono attualmente un miliardo e duecento milioni di veicoli. L’Ue si dia da fare per approvare nuove misure contro le emissioni per il 2020 e oltre
Attualmente si stima che ci sono 1,2 miliardi di veicoli nel mondo. La previsione è che, nell’anno 2035, questa cifra supererà i 2 miliardi, secondo uno studio condotto da una società di analisi statunitense. Calcolare il numero di veicoli in tutto il mondo è una scienza inesatta, ma ciò che è stato dimostrato è che il numero cresce esponenzialmente ogni anno ed è possibile indicare le cifre approssimative sul numero totale. Già nel 2010 Ward´s Auto, una società americana specializzata in statistiche e analisi sul mondo dei motori aveva annunciato che si era superato la cifra di 1 miliardo di veicoli nel mondo. Ora è una ricerca di Navigant, un’altra azienda che si occupa di analisi a livello globale, a rivelare che il numero di veicoli che attualmente esistono supera un miliardo e duecento milioni di unità. La società in questione sostiene anche che le vendite di veicoli a livello mondiale nel corso del 2013 abbiano raggiunto 84 milioni di unità (95% dei quali corrispondono ai veicoli leggeri, una percentuale simile rispetto al numero totale di automobili esistenti). Seguendo tale pattern di crescita, nel 2035 potrebbe superare i 2 miliardi di veicoli in tutto il mondo. Altre stime riguardano la distribuzione delle categorie di veicoli che saranno disponibili nel 2035. Se si perpetuano gli attuali trend é possibile prevedere che solo il 2,5% del volume totale delle automobili saranno elettriche, l’8% saranno veicoli ibridi o a gas e il resto, ossia la gran parte, continueranno a essere a benzina o diesel. Si prevede inoltre che oltre il 45% dei veicoli avranno il sistema Start & Stop. Ci sono altri studi che sostengono addirittura che, entro il 2050, il numero di veicoli a livello mondiale potrebbe superare i 5 miliardi di unità. Tali statiche sono basate sul fatto che oggi, la Cina, il mercato potenzialmente più numeroso ha ancora un basso indice di veicoli per numero di abitanti, rispetto ai paesi “occidentali”. La Cina, é noto, ospita ben 1,3 miliardi di persone dei 7 miliari circa dell’intero pianeta; ma conterebbe, secondo le stime, solo 100 milioni di veicoli o meno. Al momento c’è un boom di crescita e se i numeri delle auto circolanti si approssimerà a quello degli abitanti, il paese asiatico potrebbe accumulare, da solo, 1 miliardo di veicoli. Pensare solo ad un raddoppio dei veicoli a motore nel 2035 ossia nell’arco di soli 20 anni, vorrebbe dire potenzialmente un raddoppio delle emissioni misurate oggi. I leader ambientalisti sostengono che per essere sostenibile il numero di automobili, il livello delle emissioni dovrà essere ridotto dell’80%. Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si tratta di una impresa assai ardua che richiederà uno sforzo il più rapido possibile da parte dei singoli paesi, ma anche delle istituzioni internazionali e tra queste ci mettiamo l’Ue in prima fila, attraverso un potenziamento della ricerca sui veicoli con motori non a combustione che richiederà la “coraggiosa” scelta di non dipendere più dalle multinazionali del petrolio e del gas.
c.s. – Giovanni D’Agata – Sportello dei Diritti