Una donna thailandese, in gravi difficoltà economiche, ha deciso tramite agenzia, di affittare il proprio utero ad una ricca coppia australiana con la quale avrebbe pattuito il compenso di 11.700 dollari ai quali, alla notizia di una gravidanza gemellare, ne sarebbero stati aggiunti 1.673. Al terzo mese di gravidanza però una triste scoperta: uno dei due feti soffre della sindrome di Down e presenta anche una patologia congenita cardiaca, motivi che hanno spinto la coppia a prendere con sè, una volta partoriti, solo il figlio “sano”, lasciando alla madre biologica il piccolo bisognoso di numerose e costose cure. Un medico dell’ospedale che aveva seguito il caso ha deciso quindi di aiutare la donna aprendo una sottoscrizione online sul sito Gofoundme per sostenere il piccolo Gammy. Questa storia vuole essere da esempio a tutte coloro che, per una ragione qualsiasi, decidono di mettere il proprio utero in affitto, “se qualcosa va male” dichiara la donna, “nessuno vi aiuterà”.
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