Pressione fiscale e premi assicurativi RC Auto da Nord e Sud, Ingiustizia s’è fatta!

partito repubblicano italianoI repubblicani reggini chiedono alla rappresentanza parlamentare calabrese di intervenire in merito al DECRETO-LEGGE 23 dicembre 2013 n. 145, meglio conosciuto come “Destinazione Italia” che, secondo il Governo, dovrebbe portare giustizia sociale nel paese. Strana Italia questa, spaccata in due da una pressione fiscale ormai insostenibile, dove i poveri pagano più tasse. Il Sud, dove il reddito pro capite si aggira sui 17.000 euro, se rapportato al reddito, paga quasi il doppio del Nord, ove il reddito procapite è pari a circa 29.500 euro. A certificarlo è il rapporto SVIMEZ, che clamorosamente smentisce chi parla a sproposito di un Nord tartassato per mantenere un Sud sprecone, e minaccia progetti di secessione. Pari dignità; ..rimuovere differenze e ostacoli per raggiungere l’uguaglianza; ..partecipare e contribuire alla crescita armonica di tutta la Nazione; ..un dovere per la nostra costituzione; diventano solo slogan da riscoprire nelle parate! Ci hanno detto, ci dicono e ci diranno che il dissesto dei comuni del Sud deve essere a carico dei cittadini del Sud, e che il Nord viene prima di ogni cosa, in quanto locomotiva d’Italia. Al nord la Locomotiva, infatti, a noi, invece, gente del sud, la Centrale a Carbone di Saline Joniche. “Non capisco ma mi adeguo” direbbe un rassegnato Ferrini in “Quelli della Notte”, mitico programma di Renzo Arbore. Ma noi non siamo dentro un simpatico Talk Show, siamo dentro una tragedia, ove la fa da padrone “ il tanfo della miseria, dignitosa perché la solidarietà familiare esiste ancora e sa essere il rifugio degli sconfitti, perché ci sono la dignità e la fierezza di chi sceglie di saziarsi con l’odore di cucinato che esala dalle altre case piuttosto che allungare la mano alla pietà” come scrive Mimmo Gangemi. Noi non siamo rassegnati, però, e per questo noi Repubblicani vogliamo capire, per non adeguarci ad una spropositata ed iniqua azione contro la parte più debole del Paese, vogliamo capire perché la gente del sud deve subire, oltre la tasse inique imposte da governi privi di un vero progetto di sviluppo, anche l’ennesimo balzello delle Lobby delle Assicurazioni che a parità di condizioni impongono un premio a volte triplicato. Vogliamo sapere – noi Repubblicani – perché i nostri amministratori, i nostri parlamentari “calabresi” non si fanno promotori, con dignità e fierezza, di una legge che porti ad una giustizia sociale anche in campo assicurativo, visto che non sarà certo il decreto Destinazione Italia che porterà giustizia in questo settore, se le novità 2014 in merito alle assicurazioni auto con l’obiettivo dichiarato di abbassare le tariffe delle polizze RC Auto e per limitare le piaghe sociali delle frodi assicurative e delle auto prive di copertura sono: l’installazione della scatola nera sull’automobile; la non cedibilità del diritto alla riparazione; il risarcimento danni in forma specifica; l’individuazione dei testimoni dei sinistri all’interno delle denunce dei sinistri o delle richieste di risarcimento; l’utilizzo dei soli contatti delle compagnie assicurative per le prestazioni medico – sanitarie; l’applicazione delle regole di trasparenza; l’obbligo di comunicazione delle compagnie agli assicurati. Tutti aspetti interessanti, certo, ma se queste sono le uniche novità, al Sud continueremo a pagare più del Nord, anche con comportamenti virtuosi! Per l’assicurazione auto, chi abita nelle regioni del Nord, spende in media 547 euro annui, contro i 712 del centro e i 776 del Meridione se adulto; ma un vero e proprio furto legalizzato lo subiscono i giovani neopatentati che ad Aosta, pagano circa 1.100 euro, ma guai a vivere alle nostre latitudini, qui, infatti, le compagnie di assicurazioni pretendono il pizzo di ben 9.000 euro annue. In questa speciale graduatoria, tra le città più economiche dieci si trovano in Piemonte e Val d’Aosta, mentre il primato delle tariffe più care “spetta di diritto” a Calabria, Puglia e Campania. Per questo – noi Repubblicani reggini – non intendiamo assoggettarci a questa ulteriore prevaricazione, per certi versi dal significato provocatorio, vista l’assoluta mancanza di attenzione verso le nostre genti; e, mutuando uno scritto di Francesco Perri sulla Voce Repubblicana del 2 marzo 1921, diciamo: se questa è l’attenzione sulle emergenze sociali sopite da dignità e fierezza, se questa è la gente che pretende di rappresentarci, dovremo ammettere che abbiamo sbagliato, ma è inutile recriminare; agire bisogna …

Partito Repubblicano Italiano

Reggio Calabria

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