Gli avvocati e i mediatori Italiano fanno fronte unico e presentano al Ministro della Giustizia una proposta di legge di iniziativa popolare, ai sensi dell’art. 71 Cost., in tema di misure urgenti per la riforma della Giustizia Civile. Gli avvocati e i mediatori si nono trovati d’accordo sulla disciplina di alcuni degli istituti dei modi alternativi di risoluzione delle controversie in materia civile, commerciale e di separazione tra i coniugi, nonché in materia penale e amministrativa. La proposta mira ad introdurre nell’ordinamento disposizioni volte a consentire, da un lato, la riduzione del contenzioso, attraverso la possibilità del trasferimento in sede arbitrale dei procedimenti pendenti e d’altro a promuovere, in sede alternativa la rapida soluzione di controversie già pendenti o che sopravvengono. In particolare, la risoluzione dei conflitti in via stragiudiziale viene favorita dall’introduzione di un nuovo istituto quale la negoziazione assistita da un avvocato che si aggiunge a quello già esistente della mediazione la cui disciplina, alla luce delle positive esperienze segnate durante la sua prima fase, è stata rivisitata e potenziata per consentire anche agli Enti pubblici di fornire un valido aiuto alla diffusione della cultura della mediazione. L’intervento nel suo complesso, anche in merito alla disciplina dell’arbitrato, ha come primo obiettivo quello di smaltire l’enorme carico di arretrato giudiziario degli oltre 5.200.000 giudizi pendenti in sede civile, che si pongono come un ostacolo insormontabile per il concreto avvio del processo civile telematico il quale richiede che siano libere tutte le risorse e gli attori del processo civile. La proposta ha anche l’obiettivo di valorizzare la competenze dei mediatori, che in questi primi anni hanno saputo dimostrato grande professionalità, e soprattutto l’Avvocatura che assume nel contesto della presente proposta un ruolo centrale con la negoziazione assistita e con l’arbitrato.