9:00 – Parte da Pavia la rivolta contro le 500 mila lettere inviate dalla Rai per il pagamento del Supercanone. Aziende e famiglie – in regola con i pagamenti o che non possiedono alcun televisore – hanno ricevuto nuovi e salati bollettini sospetti, alcuni sono stati inviati anche all’indirizzo delle seconde o terze case, dove la legge prevede che non ci siano costi aggiuntivi. Ciò lascerebbe pensare ad un mero tentativo di estorsione che per Mamma Rai é solo da considerare come errore, come tale andrebbe trattato senza allarmismo.
Ma l’errore ha portato gli utenti di Pavia ad affollare lo sportello Rai per chiedere chiarimenti. Tra la folla sono stati ascoltati casi in cui il canone, per via di anzianità, non dovrebbe essere più pagato; un piccolo imprenditore ha ricevuto il bollettino nella sede aziendale dove non è previsto l’utilizzo del televisore. Tante storie e tante bollette davanti ad una Rai che vanta il canone più basso di Europa, come voler sviare il discorso. D’altronde alla Rai il varietà è di casa.
