Triplicate le segnalazioni, 3mila al giorno. Ottimisti 6 su 10. Milano, prime: Roma, Torino, Napoli e Firenze
Milano, 24 luglio 2014. Su Expo si scatena il dibattito, 94mila commenti in rete a giugno, quasi triplicati rispetto a inizio anno. Sono circa 3mila al giorno. Recuperato l’ottimismo di inizio anno. Torna infatti a crescere il sentiment positivo in Italia e soprattutto a Milano. In città il 63,3% è positivo su Expo, +2,7% in un mese e il sentiment ritorna ad essere migliore rispetto al dato italiano, fermo al 61%. Tra le ragioni che spiegano l’ottimismo, emergono delle differenze tra il dato milanese, che premia soprattutto gli eventi legati ad Expo2015 e quello italiano, che punta di più su affari e occupazione. Da notare la crescita sensibile del tema “turismo” non a caso in coincidenza con l’inizio dell’estate e delle vacanze. Per un italiano e un milanese su dieci è in gioco una questione di orgoglio nazionale. L’immagine maggiormente associata a Expo2015 a giugno rinvia al suo essere un “evento mondiale”, capace di attrarre attenzione e partnership globali e il tema delle infrastrutture (in particolare in Italia). Seguono il tema dell’alimentazione, del business, dell’innovazione, mentre in forte crescita (a Milano) l’associazione tra Expo2015 e architettura e design. Tra le principali città che discutono di Expo2015 al primo posto, come c’era da aspettarsi, c’è Milano con un peso pari al 58%, segue Roma (18,2%), poi Torino, Napoli e Firenze. Emerge da un’analisi della Camera di commercio di Milano attraverso Voices from the Blogs, spin off dell’Università degli Studi di Milano (www.voicesfromtheblogs.com) realizzata dal 1 al 30 giugno 2014 sui commenti in Rete.
L’indotto di Expo
La ricaduta di Expo Milano 2015 sull’economia milanese: 102mila i posti di lavoro che saranno attivati, 27mila nel resto della Lombardia su un totale nazionale di 191mila. Fino al 2015 l’occupazione attivata dall’Esposizione Universale riguarderà principalmente il settore delle costruzioni e dell’industria, nel corso dell’evento sarà la volta di turismo e servizi all’impresa e alla persona, dopo l’evento saranno industria, servizi alle imprese e commercio gli ambiti rilevanti a livello occupazionale. La maggior parte delle opportunità sarà nei sei mesi della manifestazione e in quello successivo.
Sul territorio milanese la produzione aggiuntiva sarà di 12,7 miliardi, su un totale nazionale di 23,6 e lombardo di 15,8. Sarà di 6 miliardi il valore aggiunto milanese su 7,4 lombardi e 10 italiani. Con Expo Milano 2015 nasceranno 11mila nuove imprese in Italia, la metà in Lombardia. La ricerca. Sono questi i risultati più rilevanti emersi da una ricerca sull’impatto economico diretto e legacy dell’evento promosso dalla Camera di Commercio di Milano e dalla Società Expo 2015 e affidata a un team di analisti economici coordinati da Alberto Dell’Acqua professore SDA Bocconi. Il progetto ha portato alla realizzazione di un modello di stima economica dell’indotto dell’evento, a partire dal 2012 e con proiezione fino all’anno 2020, che sarà messo a disposizione del BIE per la valutazione economica dell’impatto delle Esposizioni Universali.