Abbiamo partecipato a diverse riunioni nel tempo sull’IGP “Olio di Calabria” con interlocutori istituzionali e del settore, non è argomento odierno per noi, . Abbiamo dato il nostro contributo di idee, espressione di quel mondo Imprenditoriale Agricolo che crede nelle potenzialità della Calabria e che con ostinazione investe e scommette su questa terra producendone spesso il primo biglietto da visita. Ci piace ricordare, che il comparto olivicolo Calabrese risulta esser predominante rispetto a tutti gli altri comparti facenti parte del settore “agricolo” della Regione e che a livello Nazionale ciò si traduce in un risultato eclatante: ossia, il 33% della produzione nazionale. Riteniamo che il percorso fin qui intrapreso dal comitato promotore, presieduto dal dott. Mannucchi, sia assolutamente di rilievo, in quanto al momento in ITALIA il riconoscimento di Olio IGP è fregio solamente dell’”Olio Toscano”, siamo certi che anche le nostre coltivazioni e produzioni possano far parte di questa speciale nicchia. L’IGP per “l’Olio di Calabria” darà nel futuro al nostro settore olivicolo delle economie più corpose, che garantiranno il ricambio generazionale, la salvaguardia dei livelli occupazionali e porterà a quelle sinergie tra imprenditori, proprie delle reti d’imprese, fondamentali per affrontare il mercato dell’Olio extra vergine d’oliva. Noi G. di Confagricoltura con garbo, ma fermi sulle nostre posizioni supportati da valida documentazione frutto di studio della materia, siamo riusciti a far condividere la nostra posizione al comitato proponente argomentando come le maglie del Reg. UE 1151 non siano poi così strette e che comunque l’IGP deve rappresentare una opportunità per tutti ed essere il più inclusivo possibile. Su queste argomentazioni abbiamo trovato concorde, a garanzia dell’intero comparto olivicolo, il Pres. Alberto Statti così si è proceduti ad inserire all’art. 5 del disciplinare oltre alla varietà Carolea, anche l’Ottobratica e la Dolce di Rossano, abbassando la percentuale di presenza delle stesse dal 70% al 40%. Così si avrà un vero IGP di Calabria, in quanto le cultivar tipiche della Regione Calabria potranno contribuire a caratterizzare con i loro frutti l’alimento che più ci rappresenta: l’olio e.v. d’oliva. Con grande soddisfazione rivendichiamo questo risultato di squadra,sempre e solo nell’interesse di valorizzare le nostre risorse e per garantire un futuro più florido al settore primario che rappresentiamo.
dott. Giuseppe Barbaro
Pres. dei Giovani di Confagricoltura – Calabria –