14:00 – “L’Isil ordina l’infibulazione per tutte le donne”. E’ l’ennesimo , agghiacciante comunicato, risalente ad alcuni giorni fa, che riguarda le donne nei territori controllati dall’Isil – lo Stato Islamico dell’Iraq e del Levante, autoproclamatosi il 29 giugno 2014, con a capo Abu Bakr al-Baghdadi – e che arriva dopo quello che impone il ‘jihad del sesso’ – cioè concedere le ragazze vergini della propria famiglia ai jihadisti – e quello che impone la segregazione dei sessi nelle università. Mentre nei comunicati precedenti si faceva riferimento a Mosul, città irachena controllata dall’Isil, in questo si fa un chiaro riferimento ad Aleppo, città nel nord della Siria. Quest’ordine arriva dritto dal leader dei jihadisti, Baghdadi, che ha chiesto l’infibulazione per tutte le ragazze del califfato, a cavallo tra l’Iraq e la Siria. Nel breve comunicato, preso in visione L’Aki-Adnkronos International, i jihadisti asseriscono che la pratica è stata comandata dal profeta Maometto e riportano un elenco di suoi “hadith” (detti), che a loro dire contengono questo ordine. La giornalista e scrittrice italo-marocchina Souad Sbai, commenta “Una notizia agghiacciante” e citando fonti di stampa arabe, dice che “almeno 28 ragazzine hanno già patito questa sorte nei giorni scorsi. Rivela ancora una volta quanto pericoloso sia, nella sua follia, questo personaggio a cui l’Occidente continua colpevolmente a lasciare mano libera. Dopo le lapidazioni di due donne, ora la orrenda e disumana volontà di infibulare tutte le donne irachene. In Europa nessuno ha notizia di questo, ma i media arabi e le associazioni di donne arabe ne parlano in maniera preoccupata: la comunità internazionale non può rimanere a guardare, nell’attesa che si compia questo crimine orrendo contro l’umanità”.