di Sonia Polimeni – Quest’anno l’Italia risulta la metà più ambita dal turismo straniero, lo hanno dimostrato gli studi di ENIT, l’ente pubblico che opera nella promozione dell’offerta turistica del nostro Paese, attraverso le previsioni di vendita di 166 tour operator mondiali. Anche Banca d’Italia, ha avvalorato questa tesi, secondo sue ricerche infatti, in Italia, la spesa turistica, è aumentata di 396 milioni di euro rispetto all’anno scorso, questo perchè i viaggiatori stranieri sono aumentati del 3%. Dati positivissimi per il turismo italiano, in periodi di forte crisi. Si tratta di viaggi volti al benessere, all’enogastronomia, ma anche all’arte.
Svetta in alto alla classifica delle mete più scelte appunto, Roma, con le sue monumentali bellezze, e con la sua fortuna di essere la “casa” del Papa. Molti infatti, i turisti spinti a scegliere la capitale, dalla curiosità di conoscere l’amatissimo Papa Francesco.
I viaggiatori stranieri hanno optato per diverse località italiane, tra cui anche la nostra Calabria, ma studiando la situazione in maniera più precisa, abbiamo: i tedeschi e gli austriaci, che prediligono la Sicilia, la Sardegna, la Puglia, il Golfo di Napoli e l’Adriatico; gli spagnoli, Roma, Venezia, Firenze, Toscana, Milano e i laghi del Nord Italia; gli inglesi e i francesi, preferiscono invece, la Sardegna, la Puglia, il Veneto e il Lazio; i Russi, l’Emilia Romagna, la Riviera del Veneto, la Riviera d’Ulisse, la Sicilia, la Sardegna, Ischia, la Costiera Amalfitana e la Liguria; i turisti di USA e Canada invece, prediligono la Toscana, il Lazio, il Veneto e la Campania.
Ad ogni modo, i viaggiatori che restano, per eccellenza, amanti dell’Italia sono i Cinesi, le loro visite infatti risultano aumentate del 20/30% rispetto al 2013. Tra le mete scelte, Bologna, Piacenza, Padova, Pompei, Sorrento, Siena, Verona, Cinque Terre, ma sopratutto, Milano per lo shopping. Alla fine dei conti, tutto ciò, ha fatto emergere un bilancio abbastanza positivo per il turismo italiano, in particolar modo durante periodi tutt’altro che floridi.