Filippo Bova: « quanti PD ci sono e quale sosterrà Falcomatà? »

Filippo Bova “Cambiare, Reggio Cambia” sulle difficoltà interne alla coalizione di centrosinistra

Ci rammarica molto che, a due settimane dall’esito delle primarie, ancora non sia stato possibile avere un confronto tra tutte e quattro i candidati della coalizione; comprendiamo che ciascuno di noi ha dovuto elaborare e metabolizzare i dati, comunque lusinghieri visto la forte partecipazione popolare, auspicata da tutti. E capiamo pure che le posizioni, ovviamente, siano decisamente differenti e vogliamo anche pubblicamente esprimere la nostra chiara vicinanza a chi, dei quattro, ha perso per una manciata di voti. Però, crediamo che adesso si debba procedere con trasparenza: che sia uno strappo o un gioco a rialzo, lo si dica chiaramente. Non usiamo mezzi termini: vogliamo nitidezza dal Partito Democratico e da tutte le componenti della coalizione “Reggio è viva”, poiché ad oggi percepiamo un “silenzio tombale” sulla campagna elettorale in vista delle prossime amministrative e questo di certo non fa bene a nessuno. Abbiamo più volte cercato di stimolare il dialogo, siamo stati i primi a voler incontrare il candidato sindaco per sottoporgli i nostri Orientamenti Programmatici e con lui abbiamo previsto una serie di incontri in Città, per rilanciare l’idea di una Politica vicina alle istanze dei cittadini. Se è vero che, come già premesso, ciascun candidato può serbare ancora una buona dose di delusione, ci stupiamo come i politici navigati che hanno sostenuto i candidati alle primarie, non riescano a dare una chiave di lettura positiva. Ci ritroviamo dirigenti ed eletti del PD e di altri partiti del centrosinistra, a livello nazionale, regionale e provinciale, che fanno melina e non assumono una chiara posizione; idem crediamo sia speculare l’atteggiamento di chi ostenta sicurezza e tranquillità come fa, attraverso le note stampa, la segreteria provinciale del Partito Democratico. Qui dobbiamo capire quanti PD ci sono e quale riuscirà a sostenere in modo convito e coeso la candidatura di Giuseppe Falcomatà a sindaco di Reggio Calabria. Tutti i candidati alle primarie abbiamo sottoscritto un patto di sostengo reciproco in caso di sconfitta: ad oggi questo accordo non è mantenuto e non possiamo fingere che ci sia un clima di concordia. Noi abbiamo scelto di partecipare alle consultazioni interne alla coalizione di centrosinistra, perché, come espresso durante la campagna elettorale in vista dell’appuntamento del 6 luglio, che ha coinvolto oltre 16.000 reggini, stimiamo ciascuno dei candidati, che prima di essere “competitor” per noi sono amici, coi quali costruire un nuovo percorso per la nostra Città. Se un movimento come “Cambiare, Reggio Cambia”, senza sponsor e lacciuoli con la politica romana, riesce a riassettare la propria posizione all’interno della coalizione, ci aspettavamo, a maggior ragione da chi è stato sostenuto da big dei partiti organizzati, una reazione diversa: né silenzi, né musi lunghi, ma una voglia di riscatto che partisse dal basso, dai tantissimi concittadini che ci avevano accordato la loro fiducia alla tornata delle primarie. Invece leggiamo di stratagemmi, di lunghe riunioni romane, di tentazioni “terzo-poliste”: Reggio ha bisogno di chiarezza, lo andiamo dicendo da tempo. La trasparenza, anche dei nostri accordi politici, sarà il discrimine sul quale gli elettori decideranno di scegliere il centrosinistra: c’è voglia di cambiamento, c’è una Città che necessita di cure straordinarie per uscire dal pantano amministrativo causato dalla gestione del centrodestra, al quale si sta lasciando tutto il tempo di ri-organizzarsi in modo, loro sì, compatto. Auspichiamo, dunque, che si riesca a dipanare le nuvole su un percorso che a tutti è sembrato come innovativo e necessario per Reggio e per i reggini, al fine che il passato rimanga tale e che il presente sia di chi oggi ha deciso di impegnarsi e metterci la faccia.

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