Gaza, salgono le vittime, mentre rivolte giovani arabi contro Israele. Atteso oggi segretario Onu

Raid israeke

12:15 Siamo al tredicesimo giorno del conflitto più cruento scatenatosi in Medio Oriente dal 2009 ed ancora si susseguono nuovi raid, mentre si sono protratti tiri di artiglieria durante tutta la notte sulla striscia di Gaza da parte dell’esercito israeliano. Il bilancio è ormai incommentabile, poichè si parla di altre decine di morti che portano il totale delle vittime palestinesi a oltre 350, mentre circa 2.600 sono i feriti. Secondo le fonti mediche, tra le vittime degli ultimi bombardamenti ci sarebbero anche due bambini, uno dei quali il figlio di Khalil al-Hayya, alto esponente di Hamas. L’esercito israeliano ha dichiarato di voler intensificare l’offensiva terrestre sulla striscia di Gaza “con forze supplementari per combattere il terrorismo nella striscia di Gaza e stabilire una realtà che garantisca agli israeliani di vivere in sicurezza”, riporta un comunicato. Parellelemente le Brigate Ezzedin al-Qassam, il braccio armato di Hamas, citate dall’emittente Al Jazeera, annunciano da parte loro di aver ucciso 15 soldati israeliani in quattro diverse operazioni ed una serie di razzi sparati stamane da Gaza ha costretto a correre nei rifugi la popolazione di rioni situati a nord di Tel Aviv.  Intanto l’Onu ha calcolato oltre 62mila sfollati a Gaza: lo ha comunicato l’Unrwa, l’agenzia per i rifugiati dell’Onu dicendo che le persone hanno trovato rifugio in 49 scuole dell’agenzia che ha lanciato un appello per continuare a fornire loro cibo, cure mediche e aiuti d’emergenza come materassi, coperte, kit per igiene personale. Tramite la richiesta avanzata dalla Crice Rossa, anche Hamas ha chiesto ad Israele un cessate il fuoco di due ore per ragioni umanitarie, anche per far fronte alle ulteriori 40 le persone morte oggi nelle strade dei sobborghi di Sajaya, un popolare rione di Gaza, secondo quanto afferma l’agenzia palestinese Maan citando il ministro della sanità. Proprio a questo proposito, sul fronte della diplomazia oggi è atteso nella regione il segretario generale dell’Onu Ban Ki Moon, mentre a Doha, in Qatar, il presidente palestinese Abu Mazen incontrerà il capo politico di Hamas in esilio, Khaled Meshaal: sul tavolo l’ipotesi di una tregua, di cui tanto si parla, ma che fa fatica a concretizzarsi. Sono chiare espressioni di questo pensiero anche le rivolte di giovani arabi scoppiate nella notte in diversi quartieri di Gerusalemme Est, contro le operazioni di Israele nella Striscia di Gaza. La stampa israeliana parla di manifestanti a volto coperto che hanno lanciato molotov e pietre contro la polizia a Al-Issawiya, Shuafat, At-Tur e al checkpoint di Qalandia e le forze dell’ordine sono intervenute con “misure per disperdere la folla”. Ci si chiede però quanto ancora si riuscirà a mantenere la situazione sotto controllo ed a sedare e soffocare la rabbia che prova la popolazione.

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About the Author: Giulio Borbotti