di Carlo Viscardi – Potremmo dire che l’incontro tanto voluto, o meglio, richiesto più e più volte con tanto di “ultimatum”, lanciato da Grillo che dichiarava qualche giorno fa’ : “Siete a un bivio della democrazia in questo Paese, in questo momento. Lo stiamo vivendo in questo momento e mi piacerebbe che voi foste, una volta nella vita, allineati in una posizione per scardinare il potere subdolo, fatto di menzogne; Ci stiamo giocando la democrazia di questo Paese e la gente non ha la percezione di quello che sta succedendo; Ci vediamo giovedì, alle 14. In streaming, naturalmente”, è stato uno “scontro” con tanto di sassolini tolti dalle scarpe….
L’incontro è avvenuto nella sala del “Cavaliere” di Montecitorio, naturalmente non si tratta del “Cavaliere” che tutti conosciamo, fra la delegazione PD rappresentata oltre al Premier dal vicesegretario del Pd, Debora Serracchiani, il capogruppo a Montecitorio, Roberto Speranza, e Alessandra Moretti; e la rappresentanza “Pentastellata” composta dai due capigruppo a Camera e Senato, Paola Carinelli e Vito Petrocelli, da Danilo Toninelli, estensore del “Democratellum”,e Luigi Di Maio.
Inizia il premier Renzi che, a proposito del paragone attribuitogli ad un bradipo dice : “La risposta è su alcune cose polemica. Dite che sono un bradipo. Ma, se io sono bradipo che ci ho messo una settimana, che siete voi? La mia prima proposta è di dicembre?”
L’incontro è un susseguirsi di botta e risposta fra la delegazione PD e M5S, Di Maio replica : “Per noi c’è una deriva sulle riforme: siamo al tavolo per cercare di migliorare. Se ci riusciamo, bene. Perché con i nostri e vostri voti possono diventare legge le preferenze e l’intervento sull’immunità parlamentare”.
Renzi controbatte : “Mettiamo per iscritto cosa può restare in piedi e non perdiamo neanche un minuto, in modo tale che se son rose fioriranno. Ma riconosco ai cinquestelle che sul ballottaggio c’è apertura. C’è lo scoglio preferenze che è molto forte. C’è lo scoglio di rappresentanza dei partiti piccoli”.
L’incontro è proseguito con varie botte e risposte tutte naturalmente in diretta streaming, e con interventi del leader M5S Grillo via facebook, che commentava : “Sto seguendo la diretta streaming dell’incontro M5S-PD. I nostri ragazzi come sempre sono fantastici e competenti”.
La discussione continua e riprende i vari punti di discordanza fra PD e M5S, con M5S, serve stabilità più che governabilità ed il proporzionale e doppio turno; il PD per voce di Renzi che dice : “Ragionevolmente in 15 giorni si chiudono” le riforme costituzionali al Senato; Se continua l’ostruzionismo, ci vorranno al massimo 15 giorni, da quando si inizia a votare, lunedì prevedibilmente. Il giorno dopo siamo pronti a discutere della legge elettorale al Senato.”
Quindi tante le parole e i discorsi, tanti gli “infiorettamenti di retorica” ma alla fine, a voler guardare le posizioni dei due fronti non sembrano essere cambiate di una virgola ed il “ruscello”, come viene definito da Renzi, che divide le due opinioni, sembra diventare veramente il Rio delle Amazzoni….
E quindi? Ci si domanda…. Tutte queste grandi aspettative dove hanno portato?
I nostri vecchi ci avrebbero detto così : “ Sono partiti in un sacco, e sono tornati in un sacchetto”.