Tutto rimandato al 29 agosto, come si suol dire non è stata trovata la quadra riguardo alle nomine in Europa. La situazione più intricata riguarda la nomina dell’Alto rappresentante per la politica estera, cui l’Italia e il Partito socialista europeo hanno candidato la titolare della Farnesina Federica Mogherini. Ma devono essere scelti anche il successore di Van Rompuy e il presidente dell’Eurogruppo. Sono solo passate 24 ore dopo l’elezione di Jean Claude Juncker a presidente della Commissione, che iniziano a vacillare le “larghe intese” tra popolari, socialisti e liberali che avevano tenuto in Parlamento europeo. Al Ppe, secondo Gianni Pittella, andrebbe la presidenza dell’Eurogruppo e la presidenza della Commissione. Angelino Alfano, ha confermato che “non c’è stato alcun veto sull’Italia” il riferimento è chiaro riguardo alla candidatura di Federica Mogherini. Ma la sorpresa arriva in serata quando il PPE avrebbe proposto al PSE la presidenza del Consiglio italiana affidata a Enrico Letta il cui nome riscuote consensi anche nei popolari ma l’ipotesi viene poi bollata come un rumor di palazzo. Al termine della riunione di Bruxelles, Matteo Renzi ha ribadito la posizione del governo italiano e del Pse, sottolineando che non ci sono assolutamente veti nei confronti del ministro degli Esteri italiano Mogherini: ” l’Alto rappresentante per la politica estera sarà espressione Pse. E’ condiviso da tutti che non c’è altra candidatura che quella dell’Italia” è quanto avrebbe dichiarato anche il presidente francese Hollande che vedrebbe nell’italiana il candidato ideale alla quale però altri vedrebbero opposta la danese Helle Thorning Schmidt sempre del PSE.
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About the Author: Fabrizio Pace
Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.