13\07\2014 – Era una domenica di luglio: come tante. Assolata, calda, banale, tranquilla (almeno così sembrava). Non andai a mare quel giorno. Messa, passeggiata in Via Marina – non ancora Lungomare Italo Falcomatà – poi a casa. Durante il pranzo, il telegiornale nazionale diede una breve notizia: grave incidente sulla Salerno-Reggio Calabria nei pressi dello svincolo delle Serre: cinque morti. Il fumo prodotto da un incendio di sterpaglie aveva invaso la corsia autostradale. L’autista di un autotreno si era spostato improvvisamente sulla corsia di sorpasso, dove stava giungendo una FIAT 131 che si schiantò contro il rimorchio del pesante mezzo. Nessuno dei cinque occupanti dell’auto sopravvisse. Le vittime: Domenico Mauro, 50 anni; il figlio Paolo, 18 anni; Tonino Alampi, 18 anni; Sebastiano Lopez, 18 anni; Antonio Rosaclerio, 44 anni, padre di Agostino giocatore della Reggina. Erano diretti a Corigliano, dove Alampi, Lopez e Paolo Mauro dovevano effettuare un provino con la locale squadra neo promossa in Serie D. Alampi e Mauro militavano nel Ravagnese che era stato appena promosso in Prima Categoria, vincendo per 3 a 0 lo spareggio con il Lazzaro sul campo neutro di Palmi. Erano partiti in ritardo per un problema al motore. Conoscevo Tonino Alampi e Paolo Mauro. Il primo sin dai tempi dell’asilo presso le Suore Francescane di Sbarre: ci sono ancora? Talvolta lo accompagnava lo zio: in bicicletta e in divisa da Vigile Urbano. Eravamo anche lontani parenti. I funerali furono celebrati al Duomo: solenni, affollati. Poi più nulla: solo il dolore dei familiari. Sono passati più di trent’anni da quella triste domenica di luglio del 1981. Ma Domenico, Paolo, Tonino, Sebastiano e Antonio continuano a vivere nel cuore di tanti.
Tonino Nocera