Se il buongiorno si vede dal mattino, la fase di start-up di Calabria Verde per i lavoratoriforestali calabresi, già spossati da 7 lunghi anni di inefficiente gestione commissariale ex Afor, non è delle migliori e ripropone copioni già visti. L’Ugl agroalimentare della Calabria rileva come ad estate inoltrata il servizio AIB non sia ancora partito, le squadre di lavoratori forestali in servizio antincendio non siano ancora operative sul territorio a supporto dei Vigili del Fuoco ed a tutela dei boschi, delle infrastrutture e della popolazione, mentre perdura il ritardo nel pagamento dei lavoratori che sono allo stremo con le loro famiglie, stretti tra aumenti di imposte e tariffe e calo del potere di acquisto e con un contratto integrativo già scaduto da anni del cui rinnovo ed adeguamento non si parla neppure. Inoltre, la fase di partenza dell’ente subregionale vede ancora tanta incertezza con la fusione a freddo delle competenze e del personale ex Comunità Montane ed ex Afor, con gravi ritardi nell’istituzione degli uffici distrettuali e decentrati in una gestione accentrata e verticistica di dubbia legittimità, anche riguardo funzioni ed incarichi a tutto scapito dell’efficienza complessiva del settore e della valorizzazione dei dipendenti, ed in assenza di informazione e confronto con il sindacato. Per la Ugl, è necessario che la Presidente Stasi intervenga e si occupi direttamente della situazione e sia inoltre convocato in tempi brevi un tavolo sindacale per un serio confronto e dare chiarimenti e garanzie ai lavoratori ed alle loro famiglie sul presente e sul futuro del più importante ente gestore forestale in Calabria la cui azione non pare ancora adeguata per dare le risposte attese. La Forestazione Calabrese può e deve essere rilanciata e deve costituire strumento, primario e funzionale, di tutela del territorio e sviluppo e non può essere preda di personalismi e fabbrica di carriere.
