Riparte finalmente l’export reggino

Anche la rete distributiva migliora la performance

camera di commercio rcLa domanda estera di prodotti reggini, nel primo trimestre 2014, rimane sostanzialmente stabile, registrando rispetto al precedente trimestre, una riduzione del -0,2% La provincia di Reggio Calabria, così, nei primi tre mesi del 2014 ha esportato merci per un valore poco superiore ai 30 milioni di euro. Si tratta in ogni caso di un risultato migliore rispetto alla dinamica regionale e nazionale che registrano evidenti flessioni (in Calabria –14,9%; in Italia –4,2%). Le importazioni della provincia sono state pari a complessivi 35,4 milioni, in riduzione rispetto al precedente trimestre. Grazie a queste dinamiche si è ridotto il disavanzo della bilancia commerciale import/export, che si attesta a -5,3 milioni di euro (-16 milioni di euro registrati nel terzo trimestre 2013). Un dato sicuramente positivo è che rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, il 2014 ha registrato un incremento significativo dell’export reggino, con una variazione pari al +2,5%, decisamente superiore rispetto alla media regionale (-11,6%; in Italia +5,6%). “Il 2014 inizia con segnali incoraggianti per le nostre esportazioni che sono aumentate rispetto al primo trimestre dello scorso anno”. ha dichiarato il Presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria, dr. Lucio Dattola. Adesso più che mai bisogna alimentare con politiche mirate l’aumento dell’esposizione internazionale dei nostri talenti e delle nostre migliori realtà produttive. In un contesto economico come quello attuale caratterizzato da profonde difficoltà ed incertezze, appare sempre più chiaro come il commercio con l’estero e la capacità delle imprese di aprirsi ai mercati internazionali, costituiscano la leva fondamentale per la ripresa delle attività economiche”. Dal punto di vista settoriale, i maggiori contributi alle esportazioni provengono senza dubbio dal settore alimentare (con 9,7 milioni di euro esportati nel primo trimestre 2014) e dall’industria chimica (con 15,3 milioni di euro esportati nel primo trimestre 2014). Sul fronte geografico, il principale mercato di riferimento continua a essere quello comunitario, con una quota di assorbimento pari al 55,9%; seguono i mercati dell’America settentrionale (15,1%) e dell’Asia orientale (9,%). Dai dati dell’Osservatorio nazionale sul Commercio emerge, anche, una sostanziale stazionarietà del numero di imprese della distribuzione commerciale attive sul territorio. E’ interessante osservare la dinamica delle forme alternative di commercio, caratterizzate da costi fissi inferiori e da maggior flessibilità: nel 2013 il numero di imprese commerciali in sede ambulante è cresciuto di ben 105 unità (218 iscrizioni e 113 cancellazioni). Sul fronte del commercio all’ingrosso, la nostra provincia, con 2.456 esercizi, presenta la quota più consistente di attività della regione Calabria (36,3%), in lieve crescita, rispetto all’anno precedente (+0,6%). Dall’analisi per specializzazione merceologica prevalgono due gruppi di prodotti, che risultano particolarmente significativi anche per il ruolo svolto nei confronti della rete di vendita al dettaglio: si tratta dei “prodotti di consumo finale” (non alimentare), il più numeroso con 798 posizioni (pari al 32,5% del totale), e dei “prodotti alimentari, bevande e tabacco”, con 762 unità ed un peso sul dato complessivo provinciale altrettanto consistente (il 31,0%, a fronte di una quota nazionale del 19,6%).

 

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