Con “Il desiderio di essere come tutti”, edito da Einaudi, Francesco Piccolo è il vincitore della 68esima edizione del Premio Strega. Secondo Antonio Scurati con “Il padre infedele”, edito da Bompiani, terzo, a sorpresa, Antonio Pecoraro con “La vita in tempo di pace”, edito da Ponte alle Grazie, seguito da Giuseppe Catozzella con “Non dirmi che hai paura”, edito da Feltrinelli, e già vincitore della prima edizione del Premio Strega giovani, e ultima Antonella Cilento con “Lisario o il piacere infinito delle donne”, edito da Mondadori.
Lo scrittore – di cui si era già parlato come vincitore nella finale dello Strega 2013 – si porta a casa così quest’anno tre importanti premi: oltre al più ambito riconoscimento letterario italiano, si è aggiudicato come sceneggiatore, il David e il Nastro d’Argento per “Il capitale umano” di Paolo Virzì. All’annuncio del premio, Piccolo ha detto: “Lo dedico a mia moglie Gabriella, la persona che mi sta più vicino, a Starnone – che lo ha presentato al Premio Strega con Paolo Sorrentino – a Caserta e all’Einaudi”.
Alla serata, svoltasi al ninfeo di Villa Giulia, erano presenti il sindaco di Roma, Ignazio Marino, il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, da quest’anno entrato nella giuria del premio, e l’ex primo cittadino della Capitale, Gianni Alemanno.
“E’ importante che Roma continui questa tradizione della sponsorizzazione, non possiamo sottrarci”, dice Marino facendo riferimento alla rinnovata collaborazione tra il Premio Strega e il Comune di Roma con uno stanziamento di cinquantamila euro l’anno. “E’ un premio importante, è molto significativo che da tanti anni si tenga nella nostra città e al quale hanno partecipato scrittori importantissimi come Umberto Eco”.
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