Più tempo passa e più Reggio Calabria regredisce. Perché queste negatività nei confronti di una popolazione che, per chi non lo ricordasse o non ne è a conoscenza, si sperava che la Rivolta del luglio ’70 ponesse fine ai malgoverni che si sono perpetrati nei confronti di laboriosi cittadini. E pensare che quel periodo ha fruttato per taluni fortune e tornaconti personali! Dopo oltre quarant’anni, invece, la Storia si ripete depredando questa città con la soppressione di Enti assolutamente importanti ed indispensabili quali ad esempio la sede reggina del Tribunale Amministrativo Regionale e la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione. Perché tutto questo ai danni di Reggio? Perché di queste già da tanto paventate spoliazioni non si sono prese carico in maniera adeguata ed incisiva le precedenti amministrazioni locali e i governi regionali? Quali invece erano le loro priorità se non quelle dell’interesse personale che, come poi si è visto, hanno portato a tutti gli sviluppi di interesse giudiziario che a tutt’oggi riempiono le cronache di stampa? Mentre i proclami dei governanti regionali passati e presenti hanno invaso i media, ci troviamo adesso a subire in Calabria l’ennesimo scempio ambientale che riveste un estremo carattere di pericolosità. Il passaggio delle navi con il carico di armi chimiche è un altro esempio di gestione fallimentare della politica nazionale nei confronti del Sud. In vista delle imminenti elezioni amministrative e regionali che già vedono il pullulare di tanti nomi pressoché illustri per le candidature, si riuscirà invece finalmente a invertire la rotta, finora disastrosamente seguita, per cercare invece un convergere comune che coinvolga la parte onesta della cittadinanza e del popolo regionale?
Alberto Cutuli
Socio Fondatore RISVEGLIO IDEALE