In una giornata come oggi, calda e luminosa, dopo gli ultimi giorni grigi, di tutto ci saremmo aspettati, tranne che trovare migliaia di giovani in Consiglio Regionale. La curiosità nel vedere tutti quei giovani e non saperli al mare, data la bella giornata, ci ha spinto ad avvicinare qualcuno per chiederne il motivo della loro presenza e la risposta, uguale per tutti, è stata una sola: “ la speranza “ di un posto di lavoro, invece tutti in direzione “Auditorium Calipari” per capire la funzionalità del progetto pilota “Work training”. Una folla infinita con la speranza di 500 euro al mese indice già questo del forte stato di disagio giovanile, in una società dove 500 euro sembrano più un’esca per raccattare voti piuttosto che delle concrete possibilità di inserimento nel mondo del lavoro. E dalle nostre parti ci sono dati drammatici che parlano del 60% di disoccupazione!!! Sorvolando per adesso sui dati davvero preoccupanti di cui sopra, al M.I.R. sorgono grosse perplessità in merito al contenuto del bando, ad esempio per la partecipazione occorre la presentazione di alcuni documenti e tra questi il curriculum vitae dettagliato al quale, però, non viene riconosciuto alcun punteggio ai fini di una graduatoria, mentre una “fantomatica” lettera motivazionale, non solo è inserita all’art. 9 del bando tra i criteri per l’assegnazione dei punteggi ai fini della graduatoria, ma ad essa vengono riconosciuti fino ad un massimo di 15 punti. L’art. 9 dell’avviso prevede i criteri per l’assegnazione dei punteggi ai fini della graduatoria come testualmente riportiamo:
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Titolo di studio (diploma scuola media e superiore/diploma di laurea -in corso o conseguito/ titolo professionale) – MAX 5 punti
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Età anagrafica – MAX 5 punti
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Indicatore di reddito ISEE – MAX 5 punti
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Lettera motivazionale – MAX 15 punti
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Conoscenze informatiche di base – Max 5 punti
Titolo di studio massimo 5 punti e lettera motivazionale 15? Stiamo leggendo bene? Cioè ciò che è attestato da anni di studi varrebbe meno di una letterina di predisposizione personale ed obiettivi da raggiungere? E chi ha la presunzione di valutare una lettera che potrebbe anche essere stata scaricata dalle migliaia di lettere trovate su internet ed adattate al caso? Oppure una lettera che potrebbe essere stata scritta da persona diversa da quella che ha presentato la richiesta? E quali sono oggettivamente i parametri con cui si valuta una lettera motivazionale? Chi li ha stabiliti? Ed in base a quali studi specifici?
Ci ribelliamo con forza a questo sistema che condanna le competenze e premia le conoscenze.
Pertanto, al fine di evitare che i nostri giovani, ancora una volta, subiscano umiliazioni, chiediamo, ove vi siano i presupposti, l’intervento urgente del Presidente della Commissione Vigilanza del Consiglio regionale Avv. Chizzoniti, tra l’altro sensibile a queste tematiche, al fine di fare chiarezza su quanto da noi su rappresentato.