E’ stata spesso oggetto di discussioni e malcontento popolare per lo stato in cui riversava ormai da anni la Villa Comunale Umberto I, un luogo che per molto tempo ha rappresentato un punto di ritrovo e un vanto per i cittadini, nell’ultimo periodo si presentava invece con aiuole non curate, giostre e servizi igienici chiusi, una struttura in totale abbandono. Un vero peccato se si considera che la Villa custodisce al suo interno un patrimonio naturalistico di oltre cinquanta specie e soprattutto per il suo valore storico. Valore che non è sfuggito al Comune che, con la collaborazione di Arpacal e della Facoltà di Agraria da mesi lavorano ad un progetto di riqualificazione che vede i primi frutti proprio in questi giorni. Dopo una prima fase di monitoraggio si è passati all’avvio del servizio ambientale e ispettivo che ha visto coinvolti ispettori ambientali e assistenti alla vigilanza, l’ 11 giugno si è svolta una conferenza stampa con oggetto la stessa Villa Umberto I, in cui veniva annunciato che la struttura avrebbe ottenuto il titolo di Giardino della Biodiversità, da li in poi una serie di iniziative per far rinascere questo luogo di interesse comune come ad esempio “Un pesciolino rosso per il laghetto”, volta a ripopolare il laghetto all’interno di essa, iniziativa che ha riscosso successo rendendo possibile il riempimento dello stesso, fino ad arrivare ad oggi in cui la Villa sembra essere stata restituita alla sua gente in perfette condizioni di pulizia, con la presenza di guardie ambientali che svolgono un servizio di sorveglianza, ed è stato anche disposto un orario di chiusura per evitare presenze “spiacevoli”. Con la speranza che i risultati che sono stati raggiunti oggi durino nel tempo, e che i cittadini possano nuovamente innamorarsi di questo bene prezioso che era stato deturpato, collaborando nel loro piccolo al mantenimento del decoro e della pulizia per salvaguardare questo bene comune.
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