Come hanno mostrato le recenti emergenze , lo straripamento dei torrenti e delle fiumare , anche nelle nostre zone , è provocato dalla difficoltà del deflusso delle acque a causa della folta vegetazione cresciuta nei loro letti ed alvei e dei materiali ingombranti buttati dall’uomo. Infatti basta che qualche tronco o altro materiale , trattenuto dagli alberi, si metta di traverso perchè l’acqua inondi strade, case e campagne. Se a questo si aggiunge la vetustà degli argini , che vengono scavalcati ad ogni piccola piena, si conferma evidente il pericolo costante a cui sono esposti anche i numerosi centri abitati attraversati dai torrenti e valloni. Il giovane dirigente NCD ha scritto a tutte le autorità regionali, competenti in materia di fiumi e torrenti: Assessorato al territorio e ambiente, Assessorato lavori pubblici, Assessorato agricoltura, Dipartimento della protezione civile, Genio civile, Provincia chiedendo il loro intervento ma anche indicando alcune soluzioni utili per interventi tempestivi ed efficienti. Mi riferisco in particolare al Comune di Portigliola dove sopratutto in particolari tratti come nelle zone in C.da Lentù e Lisarà le barriere predisposte a difesa dei terreni sono ormai un lontano ricordo e diversi terreni sono stati inghiottiti dalla forza delle acque. Per ovviare al problema delle competenze suggerisce di delegare ai comuni e ai loro uffici tecnici la progettazione e la gestione degli interventi di pulizia e manutenzione, assicurando il tempestivo intervento dei comuni. Per sopperire alla mancanza di fondi per tagliare gli alberi ed eliminare i rifiuti che ostacolano il naturale deflusso dell’acqua, Ieraci , ritiene che si potrebbero cercare ditte che, in cambio della legna o di materiale inerte, si facciano carico della pulizia degli alvei, almeno in parte. A prescindere dalle inclinazioni politiche, le nostre classi dirigenti danno perennemente l’impressione, e forse non solo quella, di inseguire principalmente le emergenze, affrontando i problemi ex post. Una politica strategica e di largo respiro, invece, che metta la tutela ambientale ai primi posti nell’agenda delle priorità da risolvere i disastri li anticipa, nella consapevolezza che, parafrasando lo slogan di una fortunata pubblicità di qualche anno fa, “prevenire è meglio che curare”. Chiedo pertanto al presidente Raffa di predisporre subito un Piano d’Interventi specifico per la pulizia e la messa in sicurezza dei torrenti e delle fiumare, affinché si possano prevenire problemi alla popolazione in caso di imprevedibili eventi meteorologici.” “Le alluvioni degli anni scorsi devono farci riflettere sulla necessità di porre in essere azioni preventive in riferimento ad eventi che potrebbero mettere in ginocchio il nostro territorio. I tantissimi torrenti del reggino rientrano tra le competenze dell’Amministrazione provinciale – continua Ieraci – e possono costituire un rischio enorme in caso di forti temporali se non sono adeguatamente monitorati, mantenuti puliti e messi in sicurezza. Per questo credo sia necessario pensare sin da adesso alle misure opportune, proprio al fine di essere pronti ed affrontare con serenità la stagione invernale.
Roberto Ieraci NCD Portigliola