“Trasferendomi in Toscana mi porterò dietro questa deviazione culturale, insieme all’esperienza e alla conoscenza. La Toscana è una regione ricca, dove si fanno gli investimenti che rendono e chi dispone di grandi liquidità, come la ‘ndrangheta, la camorra e cosa nostra tende ad installare i proprio investimenti proprio in territori come questo. La Toscana quindi non è immune”. E’ quanto risponde alle domande dei giornalisti al Festival Trame che si sta svolgendo Lamezia Terme, il magistrato Giuseppe Creazzo che lascia la Calabria dopo venticinque anni e si trasferisce in Toscana a seguito della nomina a Procuratore Capo di Firenze. “Sono 25 anni che lavoro per la mia terra – continua Creazzo- ed è un distacco che sento fortemente ma bisogna cambiare la salute delle istituzioni, non rimanendo nello stesso posto e soprattutto puntando nel ricambio dei dirigenti. Mi è stato affidato un incarico importante in una città diversa e l’ho accettato volentieri”. E su trame, Festival dei libri sulle mafie, Creazzo dice: “Ha un valore importantissimo. Si tratta di iniziative di altissimo livello con risonanza nazionale ed internazionale e il successo di Trame lo dimostra. Si tratta di iniziative importanti per fare uscire la Calabria e la ‘ndrangheta dal famoso cono d’ombra in cui per molti decenni siamo stati relegati. La conoscenza della pericolosità del fenomeno mafioso è fondamentale perché la gente possa finalmente decidere di abbandonare questo modello culturale che porta alla ‘ndrangheta di infiltrarsi e proliferare nella nostra società e oggi il papa in questo ci ha dato una grande mano”.
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