Il bello ed il brutto dei mondiali é proprio il fatto che ogni partita é una storia a se ed ogni incontro va giocato a mille. L’Italia quadrata, tecnicamente superba, a tratti anche impressionante vista contro l’Inghilterra si é squagliata sotto il sole dei trenta gradi di Recife. Giocare alle 13 (ora brasiliana) a quelle latitudini é terribile e certamente i costaricani sono più abituati di noi ma é una attenuante troppo fievole per giustificare una prestazione così disarmante come quella vista oggi all’Arena Peranbucana.
L’Italia partiva con i favori del pronostico, una vittoria e avrebbe potuto voler dire qualificazione matematica, anche come prima del girone, persino con una sconfitta contro l’Uruguay. Ma l’Italia non é mai entrata in partita, colpevoli tutti, Prandelli in primis che ha sconvolto la formazione che aveva così ben figurato contro gli inglesi: fuori Verratti e dentro uno spento Thiago Motta ma soprattutto dentro Abate snaturando l’arma letale vista contro i britannici di Darmian sulla destra (dirottato sulla sinistra dal mister).
Pirlo in ombra, Candreva evanescente, Balotelli che si é divorato due palle gol, Chiellini fuori fase sono l’esempio di una giornata che non poteva finire diversamente da come era iniziata. I costaricani invece hanno giocato tutta grinta e accortezza, lavorando bene ai fianchi una Italia troppo flaccida. Il gol poi, arrivato sul finire del primo tempo (dopo un rigore sacrosanto non fischiato ai centroamericani), é nato da una bella azione sulla sinistra con uno splendido colpo di testa di Ruiz che trova Buffon leggermente fuori posizione (il Sirigu attento e preciso nella partita d’esordio avrebbe preso questo gol?).
L’Italia aveva tutto il tempo per ribaltare la situazione anche perché i nostri avversari, ai quali evidentemente bastava un pari, fin da subito hanno tirato i remi in barca pungendo solo in contropiede. Nella ripresa però emergono i limiti forse più preoccupanti della intera spedizione azzurra: i cambi. Cassano dall’inizio della ripresa, Insigne da metà secondo tempo e Cerci per gli ultimi 20 minuti sono risultati, probabilmente, i peggiori in campo. Del resto, l’unica cosa che ha fatto l’Italia di buono nella ripresa é non aver subito il secondo gol. Infatti, alla fin dei conti, per i fini della qualificazione, tra un pari e una sconfitta di misura la differenza sarebbe stata nulla, in entrambi i casi per passare il turno abbiamo due risultati su tre contro la “celeste” Uruguayana, contro la quale basta non perdere.
Si perché anche un pari condannerebbe l’Uruguay alla eliminazione per una peggiore differenza reti (avendo perso contro il Costarica con due gol di scarto). É anche vero che, arrivando secondi (per il primo posto del girone dovremmo battere l’Uruguay e l’Inghilterra, matematicamente eliminata, dovrebbe vincere contro la Costarica), incontreremo agli ottavi una delle squadre rivelazione dei mondiali, ovvero la Colombia del (quasi) neo-acquisto romanista Cuadrado. Ma come già detto, i mondiali si vivono una partita alla volta. Così come eravamo i favoriti oggi, probabilmente lo saranno gli Uruguayani martedì prossimo.
Prandelli ha pochi giorni per preparare il match delicatissimo ma le indicazioni di oggi sono chiare: Abate, Thiago Motta, Cassano, Insigne e Cerci, tutta gente che non ha giocato contro gli inglesi, non sono giocatori pronti per affrontare partite così impegnative, chi per mancanza di esperienza (Cerci ed Insigne), chi per mancanza di condizione atletica (Thiago Motta e Abate), chi per una difficoltà tattica a giocare nel modulo impostato da Prandelli (Cassano).
Siamo certi che la formazione schierata contro gli inglesi, con Bonucci al posto di Paletta, é l’unica formazione che può fare del male alla “Celeste” del terribile duo Cavani-Suarez! Giocheremo sempre alle 18 ora italiana che significa le 13 ora Brasiliana, speriamo che anche Suarez e soci possano soffrire il caldo, certo é che, da oggi, le quote dei bookmakers sul passaggio del turno degli azzurri hanno avuto una inaspettata impennata…
Fabrizio Condemi –