Dopo i dirigenti di Atam, che già ieri avevano sottoscritto la disponibilità ad accettare una diminuzione dei loro stipendi per un ammontare del dieci per cento, anche i sindacati aziendali hanno sottoscritto, in “zona Cesarini”, l’accordo per la riduzione del costo del lavoro per come richiesto nell’ultima udienza del Tribunale fallimentare. In particolare, saranno da subito collocati a riposo tre lavoratori, per ulteriori otto è prevista la Cassa integrazione in deroga mentre per altre ventotto unità si farà ricorso a contratti di solidarietà che implicheranno una riduzione, per il restante personale, dell’orario di lavoro nella misura del nove per cento. Nel commentare il risultato raggiunto, l’amministratore unico prof. Antonino Gatto ha inteso ringraziare i sindacati, i dirigenti e tutti i lavoratori. “E’ stato un percorso travagliato – ha dichiarato l’economista reggino – che ha registrato un intenso dibattito all’interno del sindacato e, poi, tra sindacato e lavoratori nel corso di due partecipate assemblee. L’importante, tuttavia, è l’intesa finale che prelude, voglio sperare, al possibile ritiro da parte della Procura della istanza di fallimento di Atam. Certo, ci attendono ancora giorni difficili. Siamo solo all’inizio di un percorso molto accidentato. Ma determinati a perseguire l’obiettivo della salvezza dell’azienda . Lo dobbiamo ai lavoratori e alle maestranze di Atam e a tutta la cittadinanza che in Atam crede ancora, malgrado tutto”.
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