L’Onorevole Giovanni Nucera in Lombardia per incontrare i circoli dei calabresi

Due giorni di incontri, dibattiti, eventi culturali con gli emigrati calabresi in Lombardia

E’ questa la sintesi dell’ultima ‘mission’ dell’on. Giovanni Nucera, Segretario Questore del Consiglio regionale, che il 13 e 14 giugno è stato Quartier generale è stato lo ‘Spazio Calabria’ della Federazione dei Circoli dei Calabresi della Lombardia, in via Broletto a Milano. Cattura5Qui l’on. Nucera ha anche avuto l’occasione di visitare ed apprezzare le opere esposte nella mostra dell’artista reggino Niko Calia.A Bergamo, il 13 giugno, l’on. Nucera, nel corso di due distinti momenti, accompagnato dal consultore della Regione Calabria e presidente dei Circoli ‘Calabria’ della Lombardia Salvatore Tolomeo, ha avuto modo di incontrare molti calabresi trapiantati da tempo nel comprensorio orobico.“Anche gli emigrati calabresi residenti al Nord Italia chiedono maggiore attenzione alla regione d’origine – ha riferito l’on. Giovanni Nucera – Non importa quanto si è lontani dalla propria terra. Il legame con la Calabria è un legame intimo, profondo e si rafforza con il tempo”.I calabresi residenti in Lombardia hanno manifestato al Segretario Questore del Consiglio regionale le difficoltà che incontra l’applicazione della legge regionale 54 del 2012, sulla relazioni tra la Regione Calabria e le comunità di calabresi nel mondo. “Molti campi di applicazione di questa legge – hanno riferito i rappresentanti di molti circoli – sono rimasti assolutamente inapplicati, segno evidente della scarsa attenzione che il Governo regionale dedica al tema dell’emigrazione, ed ai tanti calabresi che vivono nei diversi continenti”.Più intenso il programma del 14 giugno, quando a Milano, nella sede della Federazione dei Circoli ‘Calabria’ della Lombardia l’on. Nucera, ha presentato la poetessa Carla Spinella, originaria di Bova Marina, trapiantata da anni a Milano, ed affermatasi come scrittrice e poetessa. Da alcuni anni, Carla Spinella ha riannodato il suo legame con la Calabria. Attraverso incontri culturali, presentazioni di libri, e poesie ha rafforzato e fatto riaffiorare la sua calabresità. “Una sensibilità – ha affermato l’on. Nucera – che abbiamo il dovere di stimolare e accompagnare per diffondere una immagine della Calabria diversa sul piano mediatico, esaltata dalla cultura e dalla tradizione”.Nella stessa giornata l’incontro con gli emigrati calabresi residenti a Milano. Anche in questa occasione al centro del confronto i contenuti e le opportunità mancate della legge regionale 54, nata, tra l’altro, per diffondere la conoscenza della cultura italiana, all’estero, con particolare riferimento a quella calabrese, promuovendo la valorizzazione, divulgazione del patrimonio linguistico e culturale d’origine.“Un’occasione mancata – sono state le parole del presidente dei Circoli dei calabresi della Lombardia Salvatore Tolomeo – soprattutto con le giovani generazioni, verso le quali la legge 54 dedica grande attenzione nella tutela dell’identità calabrese e nel rinsaldare i rapporti con la terra d’origine”.E in tema di occasioni mancate una forte denuncia è venuta dal prof. Italo Richichi. “C’è il rischio – ha spiegato – che una regione come la Calabria diventi una delle grandi assenti dell’Expo 2015, in programma a Milano dal 1 maggio 2015. Una vetrina internazione dalla quale la Calabria, forte delle sue enormi potenzialità in campo eno-gastronomico rischia di rimanere esclusa per l’insipienza di una politica poco attenta e propensa a propagandare la Calabria nel mondo”.La giornata si è conclusa con la presentazione del libro dell’on. Giovanni Nucera, “ReggioNewYork-andataritorno”, un vero e proprio reportage sull’emigrazione calabresi negli Stati Uniti, alla quale, assieme all’autore, sono intervenuti il prof. Italo Richichi, presidente della Fondazione italiana Circoli calabresi Lombardia ed il critico letterario Luciano Aguzzi. Quest’ultimo ha ricordato che già nel 500’ a Costantinopoli c’era un quartiere denominato “nuova Calabria” “e sta a dimostrare – ha spiegato Aguzzi – che il popolo calabrese è stato sempre un popolo in movimento”.“ReggioNewYork-andataritorno”, il prof Aguzzi lo ha definito “un libro che parla al popolo della Calabria. Non è un saggio storico, nonostante l’interessante appendice, ma un resoconto di incontri dal vivo, nei quali emergono i tipici sentimenti degli emigrati, la rabbia di essere stati costretti ad andare via dai luoghi più cari, e l’amore indissolubile per la propria terra. Ma al di là di tutto – ha concluso Aguzzi – la ricaduta dell’emigrazione per la Calabria è stata sempre una ricchezza”.

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