L’ennesimo atto intimidatorio che ha colpito l’azienda Guglielmo deve essere condannato con forza. Dopo l’attentato incendiario che ha colpito alcuni mezzi lo scorso anno, con l’ordino che questa notte ha danneggiato il ristorante di proprietà della famiglia del presidente di Confidustria Catanzaro, Daniele Rossi, arriva l’ennesimo vile tentativo di scoraggiare il loro onesto e attento impegno per lo sviluppo di un territorio che ha bisogno di speranza sociale, prima che economica. L’azienda Guglielmo rappresenta un importante esempio dell’imprenditoria sana dell’intera regione e non solo della città di Catanzaro, che nel corso degli anni ha saputo costruire con sapienza un rete commerciale internazionale esportando assieme al marchio e alla qualità l’esempio di una Calabria virtuosa capace di reagire e rinnovarsi. Un esempio che infastidisce le organizzazioni criminali che si nutrono della paura, del disagio sociale e della incertezza per alimentare le proprie trame violente e illegali che mantengono sotto scacco la regione relegandola ai margini e condannandola al degrado e all’abbandono. Rivolgiamo la nostra solidarietà e vicinanza alla famiglia e stima ai lavoratori dell’azienda Guglielmo che con il loro impegno e la loro dedizione quotidiana hanno contribuito a sviluppare un progetto diventato vanto per tutto il territorio. Siamo certi che le Forze dell’Ordine e la Magistratura faranno presto piena luce sul vile episodio, rispondendo in maniera concreta alle necessità di riaffermare, attraverso la presenza dello Stato, il principio di democrazia e di civile convivenza. E nello stesso tempo siamo certi che Daniele Rossi, Matteo Tubertini e tutta la famiglia non si faranno intimidire, continuando a perseguire quei valori che in 70 anni di storia hanno reso grande il Caffè Guglielmo in Italia e nel mondo promuovendo l’identità e la tradizione calabrese.
Il segretario provinciale del Pd, Enzo Bruno
La segreteria provinciale Pd Catanzaro