Il Centro Internazionale Scrittori della Calabria, in collaborazione con il Fondo Antonio Piromalli e con le Università di: Cassino, Lazio Meridionale, Napoli “Federico II” e Messina, nella ricorrenza dell’undicesimo anniversario della scomparsa (7 Giugno 2003), ha promosso l’incontro “Omaggio ad Antonio Piromalli”,al fine di onorarne la memoria e di mantenere vivo il ricordo di storico e critico letterario, raffinato italianista, profondo indagatore delle letterature regionali e dialettali, poeta e scrittore, direttore di riviste letterarie. Nella sala conferenze della libreria Culture, via Zaleuco – Reggio Calabria, si è tenuto l’incontro e, per l’occasione, è stato presentato il Comitato Scientifico di Studi sulla Vita e le Opere dell’illustre e grande intellettuale. Sono intervenuti: Loreley Rosita Borruto (presidente del Cis della Calabria), Giuseppe Rando (ordinario di Letteratura Italiana dell’Università di Messina), Mila Lucisano (docente di Italiano e latino del Liceo Scientifico “L. Da Vinci” di Reggio Calabria), Maria Quattrone, già Dirigente Scolastico del Liceo Classico “T. Campanella” di Reggio Calabria), Paola Radici Colace (ordinario di Filologia Classica dell’Università di Messina), Franco Iaria (saggista, critico letterario), Emilia Serranò (già docente di Filosofia dell’istituto Magistrale “T. Gulli” di Reggio Calabria). Il prof. Antonio Piromalli è stato docente di Letteratura Italiana nelle Università di Urbino, Bologna, Salerno, Cassino. Famosi i suoi libri: La letteratura Calabrese in due volumi; Letteratura e Cultura popolare; Saggi critici di Storia Letteraria; monografie su Fogazzaro, Corazzini, Gozzano, Seminara, Deledda, Padula, Ariosto, Michelstaedter, Pierro, Calogero, Gioacchino Da Fiore e Dante; “Società, cultura e letteratura in Emilia Romagna”; “La Storia della cultura a Rimini nell’Ottocento”; le raccolte poetiche: “Sei tu il bolero” e “Ti estraggo dai tifoni”, “La ragazza di Ferrara”, “Da un’altra stanza” e numerose altre pubblicazioni. Con le “Lettere vanitose” Piromalli ha costantemente condotto una attenta e appassionata azione di critica politica e sociale; lo stesso autore sosteneva di averle scritte “contro gli idoli che ci soffocano, contro i miti, le storture, qualche volta contro noi stessi, contro le nostre fedi e le nostre speranze, contro coloro i quali hanno le nostre fedi perché se le palleggiano, talvolta, come in un derby paesano; sicché se mancasse l’autoironia le nostre parole avrebbero un tono apocalittico e drammatico che non vogliono avere”. Il CIS della Calabria con questa iniziativa ha inteso ricordare il Maestro, l’amico e, come scrive il prof. Tommaso Scappaticci nell’editoriale della rivista “Letteratura e Società” n. 14 di maggio – agosto 2003, “una guida sempre pronta a stimolare quanti dimostrassero serietà e onestà intellettuale, con la generosità dell’uomo di cultura che affiancava non comuni doti umane ad uno straordinario bagaglio di conoscenze non solo letterarie”. Antonio Piromalli appartiene a quella generazione di Maestri di critica letteraria (Desanctis, Russo, Sapegno, Trombatore, Petronio, Salinari) che hanno ridato funzione civile agli studi di italianistica.
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