di Fabrizio Pace – E’ davvero ai limiti del paradossale l’attenzione quasi morbosa che alcuni giornali e giornalisti riservano a Giuseppe Scopelliti, ormai “libero cittadino” e non più figura istituzionale calabrese. E’ di ieri il suo accostamento alla vicenda Scarpelli.
Il dg dell’Asp di Cosenza è stato rimosso infatti dal suo incarico (al suo posto arriverà da Roma Alessandro Moretti) e la contemporanea presenza dell’ex-governatore della Regione Calabria a Palazzo Alemanni ha fatto credere ai soliti malpensanti che ci fosse un suo ordine di partito dietro la rimozione di Scarpelli, uomo notoriamente vicino ai Gentile. Quest’ultimi rei di non aver appoggiato a sufficienza la candidatura di Scopelliti alle, appena trascorse, votazioni per l’elezione del Parlamento Europeo.
L’equivoco sorge quando intorno alle 13.00 l’ex-presidente regionale varca la soglia di Palazzo Alemanni, i soliti si sono domandati pubblicamente cosa ci facesse nella sede della giunta regionale un ex presidente che il 29 aprile si è dimesso dall’incarico e il giorno successivo è stato sospeso per effetto della legge Severino.
“Arcano mistero” svelato dalle successive dichiarazioni ufficiali rilasciate dall’ufficio stampa della Presidente Facente Funzioni Antonella Stasi: “Giuseppe Scopelliti, giá a palazzo Alemanni per recuperare i propri oggetti personali, ha salutato gli ex assessori ed é andato via. Solo successivamente hanno avuto inizio i lavori di Giunta, conclusi intorno alle 19 e 20. Appare pertanto non corrispondente al vero la ricostruzione del segretario del Pd Magorno il quale cita fatti, persone e circostanze senza alcun fondamento“. Su queste parole crolla il castello di congetture create ad hoc sulla vicenda e rientra tutto nella casistica delle “strane coincidenze”.
Questi atti, datati 10 Marzo e 24 Marzo, dimostrano come la Giunta abbia soltanto posto in essere adempimenti precisi disposti precedentemente.