Ancora un paio d’ore e scopriremo la sorte di Alitalia, ci sarà la fusione tra la compagnia italiana e la compagnia degli Emirati, Etihad? La risposta la conosceremo a breve. Il ministro dei trasporti Maurizio Lupi infatti, ha dichiarato a coloro che domandavano sulla questione durante la fase finale dell’assemblea di Confindustria, che in questi giorni la replica di Etihad dovrà arrivare, anche perchè si è svolto il cda della compagnia araba. Nei giorni scorsi dunque, si è riunito il Consiglio che avrebbe vagliato la risposta da inviare a Fiumicino, con cui si aprirà la fase finale della trattativa che nel giro di un mese dovrebbe portare all’accordo. Dopo una quindicina di giorni e una sola risposta da parte di Etihad e cioè di mantenere una certa riservatezza sulla questione, sembrava che la situazione si fosse arrestata, invece proprio il ministro Lupi alcune ore fa, ha smentito il blocco, dicendo che a breve Alitalia riceverà tramite una lettera d’intenti della compagnia araba, la risposta tanto attesa, come ha confermato anche il premier Renzi. Sembrerebbe infatti che Etihad sarebbe pronta ad investire 560 milioni, per il 49% del capitale. E una volta risolto il problema del debito con le banche che avrebbero accettato di rinegoziare 565 milioni, cancellandone un terzo del credito e convertendo il resto in azioni, si aprirebbe la delicata fase della trattativa con i sindacati sugli esuberi. Etihad ne avrebbe chiesti 3.000, ma si punterebbe a contenerli entro i 2.600. A tal proposito infatti, il ministro Lupi ha confermato che dopo la lettera, il prima possibile sarà affrontato, di comune accordo col ministro del lavoro Giuliano Poletti, il tema dell’occupazione, proprio al fine di trovare soluzioni per risolvere la preoccupante questione degli esuberi. «Nel momento in cui avremo informazioni puntuali sui termini di questo accordo – ha dichiarato Poletti – faremo con Alitalia come abbiamo sempre detto e fatto in tutte le situazioni di emergenza, con le strumentazioni che abbiamo a disposizione, ammortizzatori e altro, vedremo cosa sarà possibile fare». Se da un lato c’è chi nella situazione dimostra positività come l’amministratore delegato di Unicredit Federico Ghizzoni, che si dichiara abbastanza ottimista, dall’altro, c’è invece chi sta coi piedi per terra come il consigliere delegato di Intesa San Paolo Carlo Messina, il quale dichiara di voler prendere visione della lettera prima di sbilanciarsi. Tranquillizza inoltre, la dichiarazione di Andrea Camanzi, il garante dei trasporti che afferma: «In caso di fallimento dell’accordo vigileremo e staremo attenti insieme all’Enac che siano tutelati i diritti dei viaggiatori che hanno acquistato servizi Alitalia». Dopo due settimane di silenzio quindi, sembra finalmente aprirsi qualche spiraglio, uno spiraglio assolutamente vitale per la compagnia italiana come dimostrano d’altro canto anche le parole forti ed esplicite del leader della Cisl Raffaele Bonanni che dichiara:«L’accordo con l’Etihad è l’unico modo per risolvere il problema e risolverlo bene».