Conferenza stampa dell’ex governatore sui risultati elettorali. A Reggio e Provincia virtualmente Peppe ha ottenuto 20 mila preferenze
29\05\2014 – Una conferenza stampa per ringraziare la città, la provincia e tutti coloro che l’hanno votato: Giuseppe Scopelliti ha deciso di incontrare i giornalisti alla sala Giuditta Levato del Consiglio regionale per dare le sue valutazioni sul risultato elettorale in Calabria. Proprio ieri “Il Metropolitano” era uscito con un articolo a firma di Fabrizio Pace dal titolo “E ora Giuseppe Scopelliti…”. L’ex governatore ha così deciso di parlare con serenità, con estrema serenità. Quando con Angelino Alfano ha fatto la scelta di andare “Controvento”, favorendo la nascita, con senso di responsabilità, del Nuovo Centro Destra a sostegno del governo Letta in un momento difficile del Paese, sapeva di dover pagare lo scotto del noviziato. Lo aveva messo in conto, per questo non è rimasto sorpreso dal risultato: in politica bisogna avere il coraggio di rischiare. Contro di lui continua l’accanimento mediatico di avversari e anche “amici”. Cita una fase di Tomasi da Lampedusa Scopelliti che sembra calzare a pennello: “Noi fummo leoni. Dopo di noi verranno le jene e gli sciacalli”. Quali sono in sostanza i temi trattati da Scopelliti. Punto numero uno: Ncd-Udc in campo nazionale ha appena superato la soglia del 4 per cento, in Calabria ha triplicato i voti, sfiorando il 12 per cento. A Reggio e Provincia ha ottenuto il migliore risultato (il 14 per cento circa). Chiaramente la presenza di Scopelliti in lista ha fatto da locomotiva in Calabria. Che poi di questa spinta ne abbiano goduti altri (Cesa e Piccone), questo è un altro paio di maniche. Senza Scopelliti in campo Ncd-Udc avrebbe fatto flop nazionale. “I voti personali – sostiene Scopelliti -, considerando che mi arrivano da un partito che ha una dimensione elettorale limitata, mi lascia pienamente soddisfatto. Per questo ringrazio i reggini e i calabresi, coloro che hanno avuto fiducia in me. Un particolare ringraziamento va a coloro che sono venuti numerosi al mio ultimo comizio a piazza Duomo e che mi hanno dato il loro sostegno. La maggior parte sono stati voti di opinione, molto graditi perché avuto da persone che da me non ha avuto nulla in cambio”. Cifre alla mano Scopelliti fa anche un’analisi del voto, facendo una riflessione significativa. “A Reggio – sottolinea – poi alla fine sono stati 6700 le preferenze sul mio nome. Ma il dato che provoca in me qualche rimpianto arriva dalle 2.200 schede in cui lettore ha dato solo il voto di lista a Ncd-Udc senza apporre alcuna preferenza. Ho motivo di ritenere che gran parte di queste persone ha pensato che votando Ncd-Udc avrebbe votato per il sottoscritto. Ma non è finita: il mio nome è apparso tra Reggio e Provincia in altre 3.500 schede di Forza Italia e Fratelli d’Italia. Fatto il conto, quindi, tra Reggio e Provincia avrei ottenuto circa 20 mila voti, 5 mila in più”. Rimpianti ma anche frecciate. Una è indirizzata a Quagliariello, il coordinatore nazionale di Ncd-Udc. “Il suo modo di gestire la campagna elettorale nel Sud ha favorito l’Udc e questo non è gratificante per un partito come il nostro elettoralmente più forte rispetto all’Udc. E così sono stato sacrificato io in favore di Cesa che ha sfruttato la nostra scia”. Immancabile la domanda sul comportamento dei fratelli Gentile a Cosenza. Lapidaria la sua risposta: “Ognuno risponde della propria coscienza, io della mia”. Le prospettive più immediate? La resa dei conti all’Assemblea nazionale: “Discuteremo – dice – le strategie politiche, dopo aver fatto un’analisi su questi risultati elettorali che hanno visto per la prima volta il nostro partito impegnato in una competizione elettorale dopo appena sei mesi dalla sua nascita”. Sugli altri particolari della conferenza stampa riferiamo nel numero di domani. Scopelliti ha incontrato Alfano nei giorni scorsi: resterà uno dei leader del partito con un ruolo nazionale. Per concludere: “Nonostante la mancata elezione, sono contento perché ancora una volta Reggio ha confermato di volermi bene”.
