L’Atletico ha fatto capire come si vince senza fare grandi investimenti. La Juventusdovrebbe seguire l’esempio della formazione allenata dal Cholo
di Giuseppe Dattola – L’Atletico Madrid ha giocato finale di Champions League dopo aver vinto il campionato spagnolo spodestando i mostri sacri Barca e Real; quest’ultimi domani cercheranno la vittoria contro la squadra del momento nel massimo trofeo continentale. Che fatturato hanno i blancos? Decisamente inferiore ai top club europei, anzi, nelle ultime due estati, hanno venduto due giocatori del calibro di Aguero e Falcao, mosse che invece di indebolire hanno rafforzato una squadra perfettamente gestita dall’ex centrocampista di Inter e Lazio Simeone. Come detto, il tutto senza investire ingenti somme anzi risultando in attivo in ogni sessione di mercato. La loro forza è stata il gruppo e la condivisione di un progetto portato avanti grazie al carisma del Cholo e dalle intuizioni di una dirigenza che è stata pronta a cogliere tante occasioni sul mercato, idee che hanno portato, oltre il titolo nazionale, una Coppa del Re, una Europa League ed una supercoppa europea. Quindi per vincere non servono soltanto i soldi ma servono i progetti e l’unione d’intenti; l’Atletico non ha Bale o Messi e non paga venti milioni l’anno nessun giocatore, anzi questa somma racchiude quasi tutto il parco ingaggi. E quindi? La Juventus ha un allenatore che ha carisma e personalità che ha alle spalle una società forte e competente ed uno stadio di proprietà. Nulla da invidiare dunque ai madrileni con la possibilità di crescere su una struttura tecnica già forte. La Juventus ha giocatori che sarebbero titolari anche nelle big europee: Buffon, Pirlo, Marchisio, Pogba, Vidal, Tevez, LLorente, BArzagli, Chiellini, Bonucci, Lichsteienr, Asamoah: l’unidici titolare più la prima riserve non ha nulla da invidiare a nessuno ed, infatti, gli atleti bianconeri hanno tantissime richieste e Marotta deve trovarsi a respingere le tante avances. E quindi? Perché invocare grandi acquisti per andare avanti in Europa; la base come detto c’è, serve qualche aggiunta importante anzi qualche alternativa di livello e magari un cambio di modulo e non spese folli per arrivare a giocatori che possono fare la differenza ma che non garantiscono vittorie sicure. Conte ha chiesto garanzie sui possibili investimenti ma sa che la Juventus deve fare i conti con un budget che non può sicuramente essere paragonato a quello del Real o MAnchester ma che sa muoversi sul mercato centrando dei colpi importanti e prezzi contenuti. Anche questa sessione sarà così: si guarda tutto e si sceglie in base al rapporto qualità-prezzo e se Conte è così forte come ha comunque dimostrato e come crede di essere, può vincere con il materiale che ha a disposizione che comunque non è poco e che può portare successi anche al di fuori dei confini nazionali. Sta all’ex capitano dimostrare che si può vincere senza messi come sta facendo il suo collega Simeone. E poi, la Juventus ha una tradizione che gli ha permesso spesso di ribaltare i pronostici. Dopo il tris tricolore, la prossima sfida è dimostrare che si può trionfare in Europa senza andare oltre nelle spese altrimenti si rischiano implosioni come quella dell’Inter che si è goduta una triplette ma Moratti ha dovuto vendere la società tre anni dopo.