La sala Monteleone del consiglio regionale ospiterà la tre giorni congressuale, organizzata in occasione del bicentenario della nascita di Raffaele Piria. Economia e nuove tecnologie, ambiente e salute saranno le macroaree analizzate da illustri relatori
“Catalizziamo la crescita”. Con questo slogan è stato presentato alla stampa il XVI Congresso nazionale dei chimici, che si svolgerà a Reggio Calabria dal 29 al 31 maggio prossimi. Le frontiere della chimica italiana, il nuovo modo di comunicare del settore e la celebrazione del duecentesimo anniversario della nascita dell’illustre scienziato Raffaele Piria, saranno i cardini di una tre giorni che si preannuncia di altissimo livello. “Abbiamo lavorato tanto – ha esordito Saverio Festa, presidente dell’ Ordine dei Chimici della Calabria – per organizzare il congresso a Reggio proprio in occasione del bicentenario dalla nascita di colui che viene considerato il padre della chimica italiana, ovvero il reggino Raffaele Piria”. Festa ha poi illustrato i dettagli del programma ai cronisti, nel corso della conferenza stampa moderata dal direttore dell’agenzia Labecom, Giampaolo Latella. “Nella prima giornata – ha dichiarato – parleremo di innovazione e di come la chimica possa aiutare e supportare lo sviluppo economico del Paese. Protagonista di giorno 30 sarà invece l’ambiente e il rapporto tra quest’ultimo e la chimica. Spiegheremo, attraverso la relazione di esperti del settore, come le due componenti non devono essere considerate in contrapposizione, ma possono cooperare per un mondo migliore. L’ultima giornata sarà dedicata al rapporto tra chimica e benessere; oltre a discutere sulle proprietà salutari di determinate tipicità reggine e calabresi ci soffermeremo sul contributo della nostra professione sulla cosiddetta scena del crimine: dall’antidoping alle indagini dei RIS. Infine – ha concluso il presidente dell’ Ordine calabrese dei Chimici – premieremo i vincitori del concorso rivolto alle scuole secondarie superiori che durante l’anno hanno redatto degli studi su come la chimica può contribuire a vivere meglio”. Il presidente della Camera di Commercio Lucio Dattola, da parte sua, ha sottolineato l’ ‘obbligo morale’ di patrocinare eventi del genere. “Non solo – ha affermato Dattola – per la valenza scientifica che la tre giorni riveste, ma perché la nostra città vede in questo settore il canale più corposo del proprio export che sfiora il 50%. Per il nostro tessuto produttivo quindi il comparto merita la massima attenzione, e la presenza di relatori di levatura internazionale ci inorgoglisce e ci fa ben sperare sulla realizzazione di nuovi progetti di sviluppo”. Fra i partner istituzionali del Congresso anche il Consiglio regionale della Calabria che ha concesso il salone “Federica Monteleone” quale location dei lavori della manifestazione. “Abbiamo abbracciato – ha dichiarato il segretario questore del Consiglio regionale Giovanni Nucera – subito l’iniziativa non solo per ricordare Raffaele Piria ma perché il Congresso sarà una vetrina per la nostra città. L’importante assise sarà un momento esaltante dove saranno analizzate le novità del settore. La caratura delle tematiche e la qualità degli ospiti faranno sì che la tre giorni si trasformi in un evento storico. La presenza delle università di Messina e di Reggio Calabria, a mio avviso – ha chiosato Nucera – potrà aprire nel comparto chimico e nei settori ad esso collegati opportunità importanti per sfruttare al meglio le nostre risorse e trovare le soluzioni ad annosi problemi”. In chiusura il componente del consiglio nazionale dei Chimici, Giuseppe Panzera, ha rimarcato che il Congresso coinvolgerà tutti i dirigenti del consiglio nazionale e ospiterà studiosi di fama mondiale. “Un programma scientifico ben strutturato – ha sottolineato Panzera – fortemente voluto dall’ Ordine calabrese, che affronterà argomenti di grande rilievo. Dal programma emergerà l’importante ruolo della chimica. In un momento difficile come questo, scoprire scenari nuovi in ottica di sviluppo, tecnologie e green economy è fondamentale. Per noi resta un orgoglio constatare che fra i nomi più importanti del comparto figurano i docenti che lavorano negli atenei calabresi e siciliani, ma non ci dimentichiamo che ad oggi qualsiasi insediamento industriale chimico nel nostro territorio è miseramente fallito. Mi auguro – ha concluso il componente del consiglio nazionale – che il congresso possa fungere da stimolo per andare in controtendenza”.