10.000 bambini perduti in Italia. Lo “Sportello dei Diritti” per nuovi strumenti per combattere i rapimenti di minori

BambiniNon si tratta di numeri, ma di storie. Ma dietro le cifre ci sono vicende umane e purtroppo, troppe tragedie. Perchè sono tanti, troppi i bambini scomparsi in Italia. Perchè se i dati rilevano che ci sono stati più di diecimila casi dal 1974 a oggi vuol dire che nel Nostro Paese si fa ancora troppo poco per impedire il fenomeno della “scomparsa dei bambini”.Basti pensare che solo nel 2011 i minori scomparsi in Italia sono stati 78 di cui 27 sono stati sottratti da uno dei genitori, 38 sono fuggiti da istituti e 13 sono scomparsi per motivazioni varie. Questi sono casi recenti che si vanno a sommare alle decine e decine di quelli di cui non si conosce la fine da anni o addirittura decenni e per i quali, purtroppo, si è in molti casi persa ogni speranza. I principali responsabili (nel 45% degli episodi) sono i genitori stessi dei bambini, prelevati senza il consenso dell’ex partner. Continuano a registrarsi fughe di minori da casa che per la verità sono aumentate a causa dell’utilizzo di internet e dei social network che consentono di ampliare la rete delle conoscenze anche ben al di fuori del comune di residenza. Non solo, da un’analisi più dettagliata emerge che almeno la metà dei giovani sono “recidivi”.Tornando alle cifre che fotografano la gravità del fenomeno, vi sono quelle ufficiali della Sezione Minori della Polizia di Stato: il rapporto della Direzione Centrale della Polizia Criminale che si ferma al 2012, ha rivelato che i minori ancora da ritrovare dal 2007 al 1° aprile 2012 sono ben 2.649, di cui il 24,3 % è composto da bambini italiani e il 75,7% da minori di origine straniera, di cui 1.201 residenti nel Nord Italia e 830 nel Sud. Da questa impietosa statistica non vengono computati i casi di bambini che erano minori all’epoca della loro scomparsa e che oggi hanno raggiunto e superato la maggiore età. Molti di questi sono diventati tristemente famosi e continuano periodicamente a tornare sulle cronache per i possibili strascichi giudiziari o perchè le loro famiglie, a ragione, non si arrendono anche se sono passati anni o addirittura decenni.Perchè la speranza, per chi non viene ritrovato è sempre accesa poiché al di là delle vicende finite nella cronaca nera di bambini scomparsi e poi ritrovati da morti, vi sono casi, per la verità pochissimi, nei quali a distanza di tempo qualcuno è stato rintracciato. Perchè inevitabilmente, più passa il tempo, e più le speranze si affievoliscono. Ed è su questo che Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” chiede di intervenire. Sulla necessità di dotare le forze dell’ordine e la magistratura inquirente di tutti gli strumenti affinché passi il meno tempo possibile dalla data della denuncia della scomparsa all’avvio delle indagini.Vi è da specificare, inoltre, che l’Italia aderisce all’organismo “Missing Children Europe”, ente strutturato che riunisce 28 Ong di 19 paesi europei e la Svizzera. Del Nostro Paese fanno parte Telefono Azzurro, l’Associazione Aurora di Bologna e il “Centro Nazionale per i bambini scomparsi e sessualmente abusati”. Ancora pochi sanno che questa struttura ha ben pensato d’individuare un unico numero da chiamare per diramare la notizia della scomparsa di un minore: il “116000”.

Giovanni D’Agata

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