Le bugie hanno”le gambe corte” …

Quante bugie raccontiamo e ci vengono raccontate nella nostra vita? Sin da piccoli ci viene insegnato che la menzogna non è una cosa buona e che bisogna sempre dire la verità. I bambini ascoltano ed imparano, seguono le regole che gli vengono insegnate ed a loro volta le spiegano agli altri bambini. Una volta diventati adulti, però, si dimenticano spesso alcuni insegnamenti di mamma e papà. A volte per poca attenzione, a volte per pura comodità. Alcuni sostengono l’esistenza di bugie buone e bugie cattive, forse questa è un’altra bugia sapientemente inventata da un ex bambino. In fondo, non si tratta comunque di affermazione volontariamente falsa?

Cosa spinge l’essere umano ad omettere il vero? Solitamente la causa scatenante è un mero e puro tornaconto. Può essere di natura lavorativa, relativa ai rapporti interpersonali o semplicemente finalizzato a mettere in difficoltà qualcuno. Fatto sta che, sembra proprio che la menzogna faccia parte della natura umana. Bhe, bisogna ammettere che a volte la si usa come auto difesa. Ad esempio quando dal dietologo quel paio di chili sono stranamente apparsi sulla bilancia e, per tutta risposta, garantiamo il rigido rispetto della dieta, omettendo solo le cinque palle di profitterol al cioccolato divorate la sera precedente. Fatto sta che la menzogna, finalizzata all’ottenimento dei propri scopi, è spesso la via più semplice e veloce, ma non sempre è così..

Marco Fabio Quintiliano disse “Il bugiardo deve avere buona memoria”. Ma certo, questa è una verità! Bugia richiama bugia, come le pedine di un domino che formano un percorso. Ci vuole attenzione e concentrazione per metterle tutte in fila, bisogna sapere quale risultato si vuole ottenere, a volte qualche pedina vacilla un po’ ma rimane in piedi nonostante tutto. Di colpo però, può accadere l’imprevisto. Un alito di vento che solletica le pedine vacillanti, un pizzico di distrazione nel posizionare la nuova pedina, un piano d’appoggio d’improvviso scosceso o irregolare ed ecco! Una pedina cade, urta quella che la precede facendola cadere, questa a sua volta fa lo stesso e di colpo, in un attimo, il serpentone tanto meticolosamente composto crolla rovinosamente ed ogni singola pedina, tanto accuratamente posiziona, giace a terra priva di significato e di senso.

La menzogna quindi è fatica, rischio costante ed inevitabile fallimento prima o poi. In un modo o nell’altro ci sarà sempre qualcosa, qualcuno o qualsivoglia evento che distruggerà quanto sino ad allora minuziosamente messo in piedi. Coloro che sostengono che “l’onestà non paga”, sono sicuramente soggetti dotati di poca pazienza. Tempo al tempo e tutto accade, forse non subito, ma sicuramente prima o poi la verità l’avrà vinta.

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About the Author: Annalisa Brivio