di Giuseppe Dattola – E’ tempo di finali di conference per la NBA. L’est e l’Ovest decideranno chi si giocherà il titolo nei prossimi giorni. Alla fine, sono arrivate le prime due teste di serie di entrambi i lati degli Stati Uniti. Ad Est, Indiana e Miami daranno vita alla rivincita delle ultime due edizioni dei play-off con la differenza che, questa volta, il vantaggio del fattore campo in un’eventuale gara sette lo avranno i Pacers che hanno chiuso con il miglior record della conference. Indiana ha sofferto le pene dell’inferno nel primo turno contro gli Atlanta Hawks anche perché ha dovuto affrontare il caso Hibbert, i quale ha giocato le prime gare di post-season al di sotto dei suoi standard per usare un eufemismo. Ma, dopo le critiche forti anche da parte dei compagni di squadra, il centro due volte All Star ha cambiato marcia ed i ragazzi di Vogel si sono ripresi dominando la serie con i Washington Wizards. Adesso se la vedranno con i rivali storici di Miami che sono arrivati alle finali passeggiando nel primo turno contro la rivelazione Charlotte e dopo una serie un po’ più sofferta contro gli ottimi Brooklyn Nets. Chi vincerà? Le due squadre non vengono dalla loro migliore stagione e quindi il pronostico è incerto. Il vantaggio del fattore campo può essere un punto a favore dei Pacers che però vogliono rivedere il Paul Gorge dei primi mesi della stagione mentre gli Heat daranno le chiavi del loro gioco a Lebron James che però si troverà di fronte un uomo che soffre più di altri cioè quel Stevenson, croce e delizia dei Pacers. Alla fine dovrebbe vincere Miami anche se non si escludono sorprese. Ad Ovest, remake della grande finale di conference di due anni fa: San Antonio contro Oklahoma, le due dominatrici dell’Ovest che arrivano ai play-off dopo aver giocato entrambe un primo turno da sette gare con gli Spurs che si sono riposati nel duello con Portland mentre Oklahoma ha dovuto lottare fino alla fine contro i talentuosi Los Angeles Clippers. Ma l’MV è sempre l’MVP e Durant ha trovato il bandolo della matassa nelle due serie anche perché Westbrook ha smesso di fare l’egoista giocando una serie di gare ad altissimo livello. gli Spurs sono vecchi e stanchi ma sono anche all’ultimo tentativo per regalare un altro anello alla dinasta Popovich. I texani hanno il vantaggio del campo ma i Thunder hanno già vinto gare decisive lontano da casa e sono avversari da prendere con le molle. Ma è chiaro che si annuncia una serie appassionante dal pronostico incerto che può regalare emozioni e grandi giocate grazie a due franchigie che per filosofie ed uomini, sono molto simili.
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