Lo scontro politico in vista del voto per le elezioni europee che si terranno tra qualche giorno sta diventando sempre più appassionato e carico di tensione. Il clima è quasi rovente perché i leaders dei tre schieramenti maggiori non se le mandano a dire e, in ogni occasione che si si presenta, rincarano la dose oltrepassando l’ambito politico. L’attuale Presidente del Consiglio, nonché segretario del partito democratico, Matteo Renzi, soprattutto in previsione dell’alta percentuale di astensione che si prevede per il voto europeo, insiste sull’importanza e necessità che i cittadini si rechino alle urne ed esprimano la propria preferenza, perché sostiene che se non votiamo l’Europa non si occuperà delle esigenze e degli interessi dell’Italia. Ma il Premier non perde occasione per rivolgere in primo luogo qualche battuta a Beppe Grillo, dichiarando che il nostro Paese non ha bisogno di show e di pagliacciate al Parlamento europee bensì di serietà e di preparazione. A ben vedere, però, a parlare di show nei confronti di Renzi stesso è niente meno che il comico Maurizio Crozza, che, all’interno della sua celebre trasmissione su La 7, dedica un ampio spazio allo “show” del Presidente del Consiglio, suscitando l’ilarità di parecchi italiani. Ma il segretario del PD si rivela fiducioso ed, in luogo dei vaffa e degli insulti di Beppe Grillo, afferma che la compagine governativa da lui guidata, con “grande determinazione, umiltà e serenità”, riuscirà nell’intento di cambiare il Paese.
A sua volta, Beppe Grillo, che, volente o nolente, è considerato il leader del Movimento Cinque Stelle, ha avuto modo di replicare in questi giorni alle accuse rivoltegli confermando che, immediatamente dopo il voto europeo, la classe politica e dirigente italiana, ma anche il giornalismo in generale e gli industriali, dovranno essere giudicati attraverso una sorta di processo popolare sul web. Secondo Grillo ci sarà un grande trionfo del movimento alle imminenti elezioni, il processo durerà almeno un anno, e saranno create liste di imputati che verranno rese pubbliche.
In conclusione, Silvio Berlusconi, leader della nuova versione di Forza Italia, in bilico tra opposizione e cooperazione responsabile, ha più volte evidenziato le ormai chiare analogie comunicative e di leadership tra Grillo ed Hitler, temendo che, in caso di trionfo dei cinque stelle, l’Italia possa pericolosamente intraprendere la strada che fu della Germania degli anni 30. Secondo Berlusconi, infatti, le crisi politiche, istituzionali e socio-economiche possono favorire il sorgere di regimi che possono finanche compromettere pesantemente situazioni di per se già gravi. Ma, anche lui è riuscito ad andare oltre e trascendere la dialettica politica, affermando che Grillo è anche un assassino, ricordando una triste vicenda passata, ormai ben nota, che ha avuto come protagonista proprio il comico genovese. Infine, rivolgendo la propria attenzione a Matteo Renzi, il leader di Forza Italia ha sottolineato come l’attuale governo, non essendo legittimato dal consenso popolare, non abbia affatto rispettato le regole della democrazia.