Sommozzatori della Marina Militare hanno iniziato il recupero del tritolo contenuto nella stiva del mercantile “Laura C”, affondato da un sommergibile nel 1943 a largo della costa calabrese. Sui fondali di Saline Joniche infatti, giace questo relitto, si tratta di una nave da carico della seconda guerra mondiale lunga 150 mentri e pesante 20.000 tonnellate, la cui poppa si trova attualmente a circa 50/60 metri di profondità. Venne affondata nella primavera del 1943 da un sommergibile inglese, ma la sua distruzione fu annotata solo due anni dopo nei registri navali. In base a questi, trasportava stoffe, liquori, macchine e utensili. La “Laura C”, all’epoca grande nave mercantile dunque, oggi non è altro che una dimora di pesci e purtroppo di tritolo, come ce lo conferma l’immersione dei sommozzatori, il cui coordinamento è in mano al capo della Dda di Reggio Calabria, Federico Cafiero De Raho. L’esplosivo sarà sequestrato dalla Squadra Mobile per verificare se il tritolo conservato a bordo sia stato usato per attentati ad esercizi commerciali. Da qualche giorno quindi, con la supervisione della Prefettura e della Polizia di Stato delegata appositamente, i subacquei del Comsubin, Comando Subaquei e Incursori, si stanno immergendo per eseguire l’operazione. Tale Comando è il Raggruppamento della Marina Militare incaricato di svolgere le operazioni di guerra non convenzionale in ambiente acquatico e di difesa subacquea e rappresenta l’elite della Marina Militare. Si prevede comunque che le operazioni si protrarranno ancora per una settimana dal momento che i sub stanno incontrando grosse difficoltà a causa delle correnti.