16\05\2014 – L’assessore regionale all’agricoltura Michele Trematerra risponde – tramite un comunicato dell’ufficio stampa della Giunta – alle affermazioni, diffuse a mezzo stampa, di Salvatore Martilotti, responsabile di Lega pesca Calabria, secondo cui “la Regione Calabria ha fatto un utilizzo improprio di strumenti innovativi comunitari che avrebbero dovuto accompagnare il settore locale in questa fase di grandi cambiamenti, come i Gruppi di azione costiera”. “Innanzitutto – precisa Trematerra – l’operato dei sei Gac calabresi risulta ai primi posti in Italia ed è stato molto apprezzato anche di recente dal Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. Si tenga conto che in relazione all’asse IV del Fep 2007/2013, basato sullo sviluppo sostenibile delle zone locali, i sei Gruppi di azione costiera hanno indetto avvisi per ciascuna misura dell’Asse e fra pochi giorni i primi beneficiari, di cui sono state già approvate le graduatorie, sottoscriveranno le convenzioni. Il dialogo e la forza del sistema partecipativo dei Gruppi – prosegue l’esponente della Giunta regionale – è innegabile: l’animazione di ciascun Gruppo, i bandi e le risorse destinate sono resi pubblici, oltre che sul sito web di ogni Gac, anche sul sito del servizio di promozione del settore pesca, Ittica (http://www.ittica.info/bandi-e-avvisi.html). Il Dipartimento – precisa ancora Trematerra – ha messo e metterà in atto azioni programmatiche e di gestione volte al sostegno di tutto il settore, ma Martilotti trascura che questi slanci debbano inevitabilmente fare i conti con il rispetto dei regolamenti che l’Ue, le prescrizioni del Fep e la programmazione definita dall’Autorità di gestione impongono. In quanto vice presidente di AssoGac, questo dettaglio non dovrebbe sfuggire alla sua attenzione e se volesse fare proposte costruttive, le mettesse in evidenza nelle giuste sedi. Il nostro impegno – sottolinea l’assessore all’agricoltura – è da sempre orientato a colmare questo gap. Le prescrizioni dell’Unione europea non possono essere sottovalutate, anche se da una parte sembrano ostacolare il mantenimento delle tradizioni e delle culture regionali, dall’altra mirano a difendere la sostenibilità ambientale, necessaria ad innescare un circolo virtuoso. Nonostante le convinzioni dell’Uè siano orientate verso l’idea che il mare non sia una miniera da cui estrarre, ma un campo su cui coltivare, la Regione ha sempre tutelato nelle opportune sedi dell’UE gli interessi degli operatori del settore e del territorio. L’impegno della Regione – rimarca infine l’assessore Trematerra – è costante e la recente approvazione del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (Feamp 2014/2020) darà strumenti finanziari ulteriori per una più efficace applicazione della Politica comune della pesca (Pcp), facendo tornare a sperare per una grande ripresa di tutto il settore”.
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