Herat, 16 maggio 2014. 1.455 sortite per un totale di 13.000 ore di volo (pari a circa un anno e mezzo di volo continuativo), sono i numeri dell’importante traguardo operativo raggiunto in questi giorni dai “Predator B” (MQ-9A), i velivoli a pilotaggio remoto inquadrati nel gruppo di volo “Astore” della Joint Air Task Force, la componente aerea nazionale ed interforze del contingente italiano in Afghanistan comandata dal colonnello pilota Michele Morelli. I “Predator”, provenienti dal 32° stormo di Amendola dell’Aeronautica Militare e dal 2007 rischierati all’aeroporto militare di Herat, sono impiegati con compiti di intelligence, sorveglianza e ricognizione area a favore del Regional Command West, il comando regionale su base brigata “Sassari” responsabile dell’operazione ISAF nell’area occidentale del Paese. “Un traguardo di assoluto spessore”, ha detto il generale Manlio Scopigno, comandante del Regional Command West, “frutto del prezioso contenuto tecnologico degli assetti impiegati e della spiccata professionalità del personale in azzurro”. Comandato da una stazione di pilotaggio remoto, il velivolo, grazie ai sofisticati sensori di bordo, trasmette immagini, video e dati “catturati” in tempo reale da quote superiori ai 13.000 metri ed è in grado di volare ininterrottamente per più di 20 ore.
Ten. Col. Marco Mele
RC-W Public Affairs Office, Chief
Capo Cellula Pubblica Informazione
Portavoce del Regional Command West
Operazione ISAF – Afghanistan