Al presidente Raffa ricordo una massima di Maestro Eickart: “Chi perde tempo non ha tempo “. Noi vogliamo fare in modo che i moderati riconquistino la regione e la governino in una prospettiva di innovazione e di partecipazione , ma per fare questo bisogna svolgere le primarie ed avere entro il mese di giugno un candidato unitario E’ quanto afferma il senatore Giovanni Bilardi, del Nuovo Centrodestra Non sappiamo quando si voterà – afferma Bilardi- ma se si dovesse andare al voto a novembre non si potrebbe pensare di scegliere il leader della coalizione due mesi prima : sarebbe una scelta assurda e illogica che noi non seguiremmo in alcun modo . I meccanismi che rendono meno distante la classe politica dall’elettorato- continua Bilardi – sono quelli che guardano a un coinvolgimento di massa e l’opzione delle primarie, proposta dal nostro coordinatore regionale, risponde a un bisogno inespresso dell’elettorato popolare e moderato. Siamo convinti che proprio la sollecitazione su una piattaforma democratica e orizzontale degli elettori di centrodestra rappresenti – aggiunge ancora il Sen Bilardi – la migliore medicina alla cura dell’apatia e del disinteresse e sia strategica nella formulazione di un progetto politico tendente a essere ancora maggioritario a livello regionale. Ci sono uomini e donne in grado di rappresentare al meglio questa necessità ancora compressa – prosegue Bilardi – cosi come ci sono potenziali candidati che godono della stima generale e che sarebbero capaci di conquistare consensi anche nel campo avversario. Riesce difficile capire chi ha voluto montare la panna delle polemiche su dichiarazioni tanto cristalline quanto concilianti come quelle espresse da Gentile – dice ancora Bilardi – che ha sottolineato l’assenza di volontà egemonica del NCD, a vantaggio della coalizione . Intorno a questo quadro che è contingentato dai tempi- conclude il Sen Bilardi- apriremo subito dopo le europee un tavolo con i nostri alleati, nella consapevolezza di essere al servizio della vasta platea di elettorato moderato. ma di non seguire alcuna vocazione dilatoria e suicida che dovesse emergere
Sen. Giovanni Emanuele Bilardi