di Carlo Viscardi – “Ci sono quattro indicazioni precise che abbiamo sempre dato in tutte le riunioni a Bruxelles, la prima è che l’accoglienza umanitaria bisogna farla in Africa, l’Europa deve andare li’: monti le tende e faccia assistenza lì;” L’Europa “deve andare specie in Libia, così come la comunità internazionale è intervenuta contro Gheddafi. La seconda richiesta è che il soccorso in mare deve farlo l’Europa attraverso Frontex: Mare Nostrum ci costa 300mila euro al giorno e l’Europa deve issare la sua bandiera sulle navi di Mare Nostrum.” L’Italia “chiede poi di ospitare la sede di Frontex e che i migranti abbiamo la possibilità di ricevere asilo politico in tutti gli altri paesi europei, non solo in Italia”. “Queste cose le abbiamo dette in tutti i contesti. Non consentiremo a nessuno di giocare allo scaricabarile facendo poi pagare il conto all’Italia. Se il problema è spedire letterine a Bruxelles sono pronto a prendere l’aereo e andare domani stesso a parlare faccia a faccia con la Malmstrom”. Queste sono le dichiarazioni del Ministro Angelino Alfano, rilasciate alla trasmissione “Effetto giorno” su Radio24. a seguito dell’ultima tragedia avvenuta nel mediterraneo ed alle polemiche subito scatenate dal portavoce della Commissaria europea Malmstrom, Michele Cercone, che dichiara : “La commissaria Ue Cecilia Malmstrom a marzo ha inviato una lettera alle autorità italiane dando la disponibilità della Commissione per verificare quali altre misure concrete possano essere messe in campo; non abbiamo ricevuto indicazioni precise”. Ed aggiungendo : “Siamo qui per ascoltare le autorità italiane – ha aggiunto Cercone – per sostenerle e aiutarle, ma non possiamo sostituirci a loro; La nostra collaborazione con l’Italia è eccellente, e siamo sempre in ascolto. Ma ci devono dire cosa si attendono da noi e dalla Commissione Ue”. Le dichiarazioni del portavoce lasciano trasparire una certa aria di “polemica” nei confronti del nostro ministro e del suo staff, che prendendo la “palla al balzo” ha risposto a tono ricevendo, per di più, un assist bipartisan da parte del sottosegretario Sandro Gozi che dichiara : “L’Italia sa quel che vuole; ….mi sembra abbastanza originale che la Commissione chieda all’Italia cosa vogliamo perché lo sappiamo benissimo”; suggerendo un ruolo più forte di Frontex e ipotizzando una maggiore cooperazione nella lotta ai trafficanti oltre a un sistema d’asilo veramente europeo. “Non si tratta di polemiche”, “ma di tragedie” con morti e dispersi, quindi di “dati di fatto”. Di certo polemiche e “ironiche” dichiarazioni, non servono a nulla e i battibecchi servono solo ad aumentare le lunghe liste di morti fra i “migranti” e di disagi per il nostro paese, che veramente sembra lasciato in balia di flussi migratori incontrollati, e nelle mani dei “mercanti di schiavi” moderni, che riempiono vere e proprie “carrette del mare” di gente disperata in cerca di libertà, ma che trovano spesso corrono incontro ad una fine misera, il tutto per mancanza di un vero e proprio coordinamento Europeo.