Rifondazione Comunista sulla situazione in Ucraina e sui martiri di Odessa

DSCN1784Nei giorni scorsi si è riunito il Comitato Politico Federale del Partito della Rifondazione Comunista che oltre ad aver affrontato tematiche di carattere organizzativo in merito alla campagna elettorale europea durante la quale i comunisti saranno impegnati all’interno della lista “L’altra Europa con Tsipras”, ha discusso in merito alla difficile situazione politica che sta attraversando l’Europa ed in particolare l’Ucraina, decidendo di organizzare un sit-in in ricordo dei martiri di Odessa, lunedì 12 maggio alle ore 10:00, davanti al Consolato Ucraino di Reggio Calabria con sede in via Giulia, e approvando all’unanimità il seguente o.d.g.. In Ucraina, nella battaglia per l’allargamento della propria influenza a est, “l’occidente” si sta servendo delle più brutali tecniche di guerriglia affidando ad organizzazioni neofasciste quali Pravyi Sektor (Settore destro) e Svoboda (partito nazionalsocialista, apertamente filonazista, che detiene ruoli rilevanti all’interno del governo provvisorio) l’attuazione di manovre repressive nei confronti degli oppositori politici e della popolazione russofona. Mentre i funzionari dell’amministrazione Obama fanno sapere che l’obiettivo su cui sono concentrati è quello di “isolare la Russia dal duplice punto di vista economico e politico”, nel paese assediato cresce la tensione e il “golpe morbido” che doveva portare al più presto l’Ucraina sotto l’influenza della NATO e dell’UE si sta rivelando ogni giorno più duro. Le forze militari Ucraine nell’intento di domare i focolai di resistenza nell’est del paese si stanno servendo della collaborazione di veri e propri eserciti paramilitari composti e diretti in buona parte da militanti di Pravyi Sektor; proprio in questi giorni le sedi delle organizzazioni di sinistra e sindacali vengano assaltate e distrutte . Così è successo il 2 maggio a Odessa: l’esercito ha “lasciato fare” questi cosiddetti “patrioti ucraini” i quali hanno potuto liberamente assediare e incendiare la Casa dei Sindacati cittadina in cui avevano trovato rifugio decine di persone. Molte delle circa 40 persone bruciate vive erano militanti del Partito Comunista Ucraino e di Borotba (organizzazione rivoluzionaria cittadina). Le reazioni ufficiali di Kiev tendono a minimizzare e a giustificare la strage. I media italiani stanno contribuendo a mantenere la nebbia su questo allarmante disastro. Il governo italiano a guida PD sta dando piena legittimazione al governo di Kiev infatti pochi giorni fa il premier Matteo Renzi ha ricevuto a Roma Arseny Yatsenyuk, premier di un governo composto in larga misura dai membri di Svoboda. L’Italia inoltre, per bocca del ministro della difesa Roberta Pinotti, ha dichiarato di esser disposta ad inviare, qualora venisse richiesto, forze militari italiane nel paese. La Federazione Provinciale di Reggio Calabria del Partito della Rifondazione Comunista, invitando a riflettere sugli avvenimenti sopra brevemente descritti, vuole esprimere piena solidarietà ai compagni ed ai civili ucraini vittime di queste brutalità, auspicando che l’UE voglia al più presto rivedere la sua posizione in relazione al governo (golpista) ucraino in favore dell’immediata cessazione di tutte le azioni feroci finora perpetrate.

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