E’ uno spettacolo indegno quello che sta dando la maggioranza in queste ore. Sul piano giuridico appare un non senso l’affermazione secondo cui Scopelliti non potrebbe rassegnare le dimissioni in regime di sospensione, ma è sul piano politico soprattutto che la vicenda si sta tingendo di grottesco, a danno dei calabresi e del decoro delle istituzioni. Il modello Scopelliti, dal comune di Reggio esportato alla Regione, è stato seppellito da una sentenza che non lascia spazio ad interpretazioni. E’ stato condannato un intero sistema di gestione della cosa pubblica, anche al di là delle responsabilità personali dell’ex presidente della giunta regionale. Non ci sono cavilli che tengono: si deve mettere fine a questa legislatura iniziata male e finita peggio, con una maggioranza ed una giunta che hanno dimostrato tutta la loro inadeguatezza a risolvere i problemi della regione. C’è la vicenda di Scopelliti, enorme, gravissima , e c’è un fallimento certificato dell’esperienza di governo del centrodestra, che non può essere nascosto con un prolungamento artificiale della vita della legislatura. Fuori dal palazzo l’antipolitica cresce di giorno in giorno, di ora in ora, e si nutre dell’irresponsabilità di chi ha scambiato le istituzioni per casa propria. Noi non ci stiamo. Vogliamo che la Calabria abbia al più presto un governo forte, autorevole e competente, che sappia fare uscire la regione dal pantano in cui si trova, ridando dignità alle istituzioni. Ci appelliamo al presidente del Consiglio regionale affinché respinga l’assurda pretesa del “partito della poltrona” di interpretare ad usum delphini le norme vigenti, dando della Calabria un’immagine che non merita.
I consiglieri regionali
Emilio De Masi
Mimmo Talarico
Giuseppe Giordano