Il Consiglio regionale della Calabria e il Governo regionale in modo unanime hanno espresso in diverse occasioni la loro contrarietà al progetto presentato dalla SEI per la costruzione di una centrale a carbone nell’area industriale di Saline Ioniche e ciò nonostante i vari governi nazionali abbiano legittimato sino ad oggi un insediamento industriale che si pone in conflitto con i reali interessi di una vasta area territoriale. In questa direzione il consigliere regionale Giuseppe Giordano ha depositato, come prima firmatario, una mozione sottoscritta anche dai capogruppo di minoranza, Emilio De Masi, Sandro Principe, Giuseppe Bova, Damiano Guagliardi, con la quale si chiede un ulteriore intervento all’assise regionale alla luce degli sviluppi burocratici della vicenda. Nello specifico , sottolinea Giordano, il Ministro dell’Ambiente con decreto n. 115 del 5 aprile 2013 ha decretato la compatibilità ambientale e l’autorizzazione integrata ambientale al successivo esercizio relativamente al progetto proposto dalla Società SEI. Nelle more del procedimento,rileva il consigliere regionale, è stato modificato l’art. 1, comma 2, della l. 55/02, che, contrariamente alla precedente formulazione, richiede che il dissenso venga espresso dalla regione successivamente alla VIA e con motivazione relativa allo stessa, e per tale motivi la mozione presentata impegna la Giunta Regionale all’adozione di una delibera che, preso atto delle risultanze della Via per come adottate con il decreto n. 115 del 5 aprile 2013 del Ministro dell’Ambiente e come dettagliatamente formulate nel parere n. 559 del 21.10.2010, reso dalla Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale del Ministero dell’Ambiente della tutela del Territorio e del Mare, confermi il dissenso della Regione Calabria alla costruzione della centrale a carbone di Saline Joniche, anche in assenza di esplicita richiesta del Ministero. Mi auguro che nella prossima seduta del Consiglio regionale la mozione venga discussa e approvata al fine di azionare i necessari e ulteriori interventi da parte della Giunta Regionale che sulla questione ha recepito le preoccupazioni e le sollecitazioni delle comunità e delle istituzioni locali. Ci rendiamo conto, conclude Giordano, di una battaglia lunga e difficile e in tal senso basti pensare alla recente azione giudiziaria da parte della SEI nei confronti di alcuni esponenti del Coordinamento delle associazione NO AL CARBONE ai quali va la mia solidarietà e sostegno, ma non possiamo permettere la realizzazione di un opera che rischia di compromettere il tessuto ambientale,paesaggistico ed economico di un’area, quale quella grecanica, che ha bisogno di un modello di sviluppo alternativo .
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