“Bisogna sapere cosa si dice quando si affronta il tema della p.a; Riformare la pubblica amministrazione è una straordinaria occasione, ma Renzi affronti i nodi veri, abbia il coraggio di affrontare clientele e corruzione e non se la prenda con i lavoratori. Renzi non dica che i lavoratori della p.a. sono vecchi perchè non usano i computer, ma si domandi chi ha creato un sistema che costringe due uffici confinanti ad usare la carta per parlarsi”. Questa la prima “bordata” lanciata da Susanna Camusso a Renzi ed al suo esecutivo, che viene replicata anche da Luigi Angeletti che ribadisce : “Quarantacinque giorni per portare a termine la riforma della pa? Una stupidaggine. Per me è una stupidaggine, poi se va, meglio così. L’importante è che il governo non prenda in giro i lavoratori.” Certamente ieri era il 1° Maggio, la cosiddetta “festa dei lavoratori” e quindi i discorsi dei vari sindacati dovevano di certo convergere su un unico fronte, di certo erano ormai anni che i sindacati non si facevano sentire, anzi parlavano a volte all’unisono giustificando le decisioni prese dai vari ministri sotto Monti o Letta, giustificandole come fatte per il bene del paese…
Ora nel momento in cui servirebbe coesione e sostegno per delle riforme tanto attese ed anelate i sindacati a voce unita si scagliano contro il governo, che non dimentichiamo capitanato dal PD e sostenuto dal PD. Bonanni incalza : “ora bisogna pensare anche a incapienti, precari, pensionati, avvertono i sindacati. Renzi pensi anche “ai lavoratori piu’ poveri, calpestati, sfruttati: un milione di persone abbandonate”. Diciamo pure che alle tre sigle sindacali il “piano Renzi” di riforme e risoluzioni per il rilancio dell’economia e del lavoro non va giù per nulla, anche se bisogna riconoscerlo che almeno questo governo, anche se un po’ goffamente, prova a dare le risposte alle domande del paese…