La scrittrice israeliana Lizzie Doron è impegnata in un tour italiano. A Ferrara riceverà – in occasione della Festa del Libro ebraico organizzata dalla Fondazione Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah – il “Premio di Cultura Ebraica Pardes 2014” per la valorizzazione la diffusione della cultura e tradizione ebraica in Italia ed Europa.
Gli altri premiati: Enrico Mentana alla carriera e Gioele Dix per la saggistica. Poi una serie di presentazioni del suo ultimo libro “L’inizio di qualcosa di bello” (p. 248 € 15,00) edito da Giuntina www.giuntina.it: Milano, Firenze, Roma e, infine, Torino alla XXVII edizione del Salone Internazionale del Libro.
I protagonisti del romanzo, Gadi e Hezi, continuano ad amare Amalia la ribelle, indomabile da bambina come da adulta, l’unica rimasta nel quartiere che li ha visti crescere, abitato da sopravvissuti alla Shoah come i loro genitori. Ora sono lontani e realizzati nel loro lavoro, ma anche a New York e Parigi il passato – intreccio di verità negate e questioni irrisolte – impedisce che la loro esperienza di felicità si avveri nel presente.
Un romanzo intenso e profondo che ruota attorno a un triangolo amoroso irrealizzabile in cui memoria, amore e psiche si mescolano senza possibilità di amalgamarsi. Lizzie Doron è nata a Tel Aviv nel 1953 e ha vissuto in un kibbutz sulle alture del Golan. Ha vinto numerosi premi tra cui il premio Buchman di Yad Vashem nel 2003 e il premio Jeanette Schoken nel 2007. In Italia nel 2009 ha vinto il premio Adei-Wizo e il premio Francesca Alziator. Tutti i suoi i romanzi in Italia (Perché non sei venuta prima della guerra? C’era una volta una famiglia , Salta, corri, canta,, Giornate tranquille) sono pubblicati da Giuntina, l’unica casa editrice europea che si occupa solo d’ebraismo.