La crisi del sistema rifiuti che ha interessato le città calabresi, ha certamente messo in risalto, a Reggio Calabria, l’azione degli Ispettori Ambientali che, grazie al loro impegno, hanno garantito maggiori e continuativi controlli sul territorio cittadino. Gli ispettori ambientali sono figure istituzionali che garantiscono l’osservanza delle regole sul corretto conferimento dei rifiuti volto anche a constatare e riferire agli organi competenti le violazioni relative a chi le regole non intende rispettarle. Ispettori ed Informatori ambientali” sono figure inserite nel Piano di reinserimento occupazione 2013 della Regione Calabria, e nella città di Reggio Calabria sono impegnati presso il Comune dal Novembre 2010 con il compito di tutelare l’ambiente contro ogni forma di inquinamento, ma anche cercando di far rispettare il decoro della città e del territorio. Non è un compito agevole quello degli Ispettori che troppo spesso devono scontrarsi con costumi per nulla civili dei cittadini, poco rispettosi dell’ambiente e degli spazi comuni. Lo abbiamo purtroppo visto anche in questi mesi: mentre la città era in una difficile situazione dovuto alla mancanza della raccolta, i reggini continuavano non solo a non applicare la differenziata ma perseveravano con atteggiamenti incoscienti gettando rifiuti ingombranti e a volte anche molto pericolosi, nel ben mezzo delle strade creando vere discariche abusive. E’ una battaglia culturale prima che normativa, ma certamente l’opera sanzionatoria degli Ispettori può portare solo giovamenti alla comunità reggina (oltre che alle casse del Comune). Sarebbe necessario, in virtù di queste considerazioni, che gli Enti utilizzatori di queste preziose risorse umane iniziassero a ragionare sulla possibilità di assorbire questo personale utilizzandolo quotidianamente visti i risultati, ad oggi garantiti.
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