Il momento tanto atteso dai cristiani, la Santificazione dei Beati Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII, sta, finalmente, per arrivare: il prossimo 27 aprile Papa Francesco dichiarerà per entrambi la Santità e sarà un momento di gioia per tutto il popolo cristiano. Il pittore Francesco Guadagnuolo considerato uno dei maggiori artisti del rinnovamento iconografico dell’arte sacra, già ritrattista di Karol Wojtyla in tante occasioni del suo Pontificato, grazie anche alla conoscenza personale col Pontefice, non poteva, con la sua sensibilità, restare indifferente o semplice spettatore di un simile evento. E, infatti, ecco esporre a Roma una grande mostra dedicata a Giovanni Paolo II e a Giovanni XXIII, che sarà inaugurata il 24 aprile alle ore 17,00 presso la storica Libreria Leoniana Via dei Corridori, 16/28 Roma, adiacente al Vaticano, accanto al Braccio destro del colonnato beniniano (guardando la Basilica) e rimarrà aperta fino al 30 maggio 2014 con ingresso libero. La Libreria Leoniana è aperta tutti i giorni feriali dalle ore 8,00 alle ore 18,30, tranne il giovedì: dalle ore 8,00 alle ore 13,00 e dalle 15,00 alle ore 18,30. I ritratti dedicati a Giovanni Paolo II raffigurano il Pontefice come “testimone d’amore nella sofferenza” perché esprimono, con intensità e introspezione psicologica, i momenti più dolorosi del suo calvario, affrontati con fede e dignità. Per questo chi visita la personale di Guadagnuolo ha la sensazione di vivere un’esperienza particolare che lo porta a riflettere sul messaggio di salvezza del Santo Padre come mezzo di redenzione. Sono opere che parlano da sole e che incarnano il grande Pontefice, da cui l’artista aveva meritato particolare stima personale e di cui si è fatto “cantore” sia delle opere letterarie sia del suo drammatico percorso di sofferenze e di universale esemplarità negli ultimi anni. Di questi ritratti la critica ha asserito che Guadagnuolo ha dato inizio ad una nuova ritrattistica papale, ‘della sofferenza’ appunto, che, a differenza dei suoi predecessori, Papa Wojtyła non ha voluto nascondere il suo dolore agli occhi del mondo, facendone anzi un punto di forza al termine del suo pontificato con l’offrire un grande esempio per tutta l’umanità dolente. Guadagnuolo ha saputo interpretare quelle emozioni con la sua arte: è riuscito ad immortalare la sofferenza nei ritratti del Papa, ricorrendo a gradazioni di colori e di chiaroscuri, con prospettive di luce che esaltano il tormento degli ultimi momenti di vita e la gioia della rinascita in Dio che annulla ogni angoscia e si trasforma in estasi. Per Giovanni XXIII l’artista ha ritratto l’umanità del “Papa buono” nella sua semplicità in rapporto al la sua profonda spiritualità. La mostra su Giovanni Paolo II, già esposta parecchie volte a Roma ed in Vaticano nella Sala Nervi (Aula Paolo VI), è stata apprezzata a livello internazionale in molte città europee come a Varsavia e raccogliendo lusinghieri consensi anche in America, dove è stata ospitata per tre mesi nelle sale del Museo del Knights of Columbus Museum di New Haven, vicino New York. A Caltanissetta, città natale dell’artista, un’anteprima delle opere era stata ospitata nel Museo Diocesano a febbraio, mentre un’altra si è inaugurata presso la Galleria Moncada del Teatro Bauffremont. Dopo la presentazione nel Museo Diocesano, il Vescovo, Mons. Mario Russotto, considerato il successo di pubblico, ha annunciato che ospiterà per un’esposizione permanente, le opere in una Sala del Museo Diocesano, nella sezione “Arte contemporanea”, per offrire ai visitatori l’opportunità di ammirare i dipinti di Guadagnuolo e, attraverso essi, recepire il testamento spirituale lasciatoci dal Santo Padre. Altre due mostre in Provincia di Caltanissetta organizzate con la collaborazione della Società Nissena di Storia Patria, una a Milena presso l’Aula Consiliare e l’altra a Delia nel Museo Civico.
FRANCO RUSSO