Un sussulto di ripresa

by Peggy und Marco Lachmann-Anke from Pixabay

Di Leo Iiriti – La BCE, in base a quanto riportato dagli organi di informazione, sta valutando, attraverso una serie di simulazioni, l’opportunità di immettere sul mercato mille miliardi di euro per cercare di rilanciare il sistema economico. I dettagli dell’operazione ancora non sono noti, e sugli eventuali obiettivi che tale manovra potrà raggiungere vi sono posizioni discordanti. Il dato che emerge è che a oggi, bisogna rilanciare gli investimenti. Questo periodo di crisi iniziato nel 2008 ha fatto crollare il sistema politico, economico e sociale che noi abbiamo conosciuto dalla nascita della Repubblica. L’unica cosa che ci auguriamo, è che non si tratti dell’ennesima manovra salva-banche, perché vi è un assoluto bisogno di liquidità per rilanciare gli investimenti dell’economia reale. Le elezioni in Francia hanno già lanciato un campanello d’allarme, le elezioni europee in Italia porteranno alla ribalta determinati temi che di sicuro metteranno in discussione tutto il sistema europeo. In Italia vi è una situazione fortemente critica, la guerra dei dati pubblicati, non fa capire assolutamente quale sia la reale dimensione del problema, e quali saranno le aspettative per il futuro. Ritengo che, oggi, lo Stato italiano anziché porre come primo punto all’ordine del giorno la riforma del Senato, dovrebbe pianificare una serie di investimenti che possano rilanciare il sistema. La gente che vive questo momento non sa più cosa pensare, anche perché questa crisi è arrivata di punto in bianco senza che nessuno ne avesse sentore. Sembrerebbe più una crisi studiata a tavolino che una crisi frutto di una serie di fenomeni calcolati male. Giulio Tremonti torna a parlare di Europa e di Italia, lo fa con il suo ultimo libro “Bugie e verità” la ragione dei popoli, mettendo proprio in evidenza come tutta una serie di eventi abbiano portato ad un sistema destinato a implodere, sostenendo che il capitalismo ha avuto un duro colpo dalla globalizzazione, secondo la logica: la regola è che non ci sono regole, tanto il mercato si regolamenta da solo, creando equilibrio ed equità. Negli anni passati, subito dopo la politica della Cortina di Ferro, ci siamo trovati a competere in un mercato molto grande, con regole diverse e con diverse opportunità. E’ vero che, se non ci fosse stato il fenomeno della delocalizzazione, molti paesi si troverebbero, oggi, in condizione di assoluta inferiorità, ma è anche corretto sottolineare come economie maggiormente regolamentate abbiano sofferto queste scelte profonde di sistema. Che vi sia una ripresa da qui a breve questo nessuno lo sa, fidarsi dei dati pubblicizzati dai diversi organi della politica non conviene, chi dice una cosa e chi ne dice un’altra, l’unico e solo indicatore, che possa stabilire quale sia il livello della ripresa, è il mercato immobiliare. Quindi si potrà parlare si ripresa solo quando si troverà una sintesi riguardo agli interessi economici dei diversi attori del panorama economico, sottolineando che le scelte che porteranno ad una ripresa, non saranno frutto di approfonditi studi di economia, ma di logica politica.

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